1° Festival della cucina Veneta: Albignasego (Pd) 5-6-7 Luglio 2019

Il I° Festival della Cucina Veneta: una manifestazione che porterà la Città di Albignasego e la provincia di Padova ad essere la capitale regionale del gusto per tre giorni, a livello culturale, storico, scientifico ed economico. All’evento che si svolgerà i giorni 5,6,7 luglio 2019 parteciperanno grandi nomi della cucina, della cultura, della politica, dell’informazione e della divulgazione enogastronomica. Il Festival della Cucina Veneta è infatti il primo ed unico evento che si propone di rappresentare l’eccellenza della tradizione gastronomica ed enoculturale della nostra grande regione. Viviamo in un’epoca storica dove la complessità dello sviluppo economico richiede con forza maggiore una speciale attenzione e tutela delle esigenze del Territorio del Veneto. Il nostro obiettivo è quello di portare la Cucina Veneta all’attenzione della critica gastronomica nazionale ed internazionale e sviluppare conoscenza delle nostre tradizioni: un appuntamento destinato a diventare un momento rappresentativo per tutta la comunità economica e la società civile della regione.

Abbiamo scelto la Città di Albignasego alle porte di Padova come luogo simbolico del carattere veneto e per la sua centralità geografica. Siamo – infatti – nel bel mezzo di un territorio che per 5 secoli fu la Repubblica Veneta della Serenissima. Il cuore pulsante dell’evento sarà la centralissima Piazza del Donatore di sangue: location ideale per appuntamenti di questa dimensione e qualità. Anche Villa Obizzi ed il suo Parco della Rimembranza saranno a disposizione per i vari talks e showcooking con i più noti chef del Veneto ed alcuni grandi ospiti internazionali.

LA CUCINA VENETA: PRIMA CUCINA ‘FUSION’ DELLA STORIALa storia della Repubblica Serenissima è tra le più affascinanti e ricche da narrare. Con la fuga dalle invasioni e saccheggi dei barbari del V secolo d.C. le genti venete trovarono riparo negli angusti territori lagunari. Nel 451 – data ‘mitica’ di fondazione – Venezia diventa l’estremo baluardo dell’Impero Romano d’Oriente. Eretta su isolotti protetti dalla barriera naturale della Laguna veneta, sin dagli albori, trovò nel commercio marittimo la propria vocazione. Affrancatasi da Costantinopoli e dalla sfera d’influenza dei Bizantini, il Ducato veneziano divenne autonomo nel 967 d.C. con l’elezione del primo doge Paoluccio Anafesto. Diventerà nei secoli un mirabile esempio di Metropoli multiculturale, crocevia di popoli e tradizioni differenti. La Storia di quella che diventerà la Repubblica di San Marco influenzerà in maniera determinante la nostra tradizione culinaria. La Cucina Veneta è – infatti – uno dei primi esempi di cucina internazionale della storia. I critici gastronomici utilizzano l’appellativo di cucina fusion per descrivere modelli di cucina dove l’integrazione di culture diverse e la contaminazione tra prodotti e tecniche di differenti paesi e tradizioni diventano elemento distintivo e caratterizzante. La storia di Venezia e del Veneto è per definizione un lungo viaggio nel tempo e nello spazio, dove prodotti, profumi e sapori si sono incrociati ed abbracciati innovando abitudini alimentari e sociali, creando un modello di Cucina unico al mondo.

GLI ORGANIZZATORI Cultura & Cucina è un’associazione che si occupa di cultura e diffusione nel settore Food & Beverage, nata da un’idea ben precisa.  Il Presidente dell’Associazione, l’eclettico chef Paolo Caratossidis – già inventore della avveniristica tecnica di cottura senza gas Zeocooking – non nasconde il suo entusiasmo: “Vogliamo contribuire attivamente a promuovere le vere ricchezze del nostro territorio: i prodotti enogastronomici e le nostre specialità culinarie. Nelle nostre diverse esperienze ci siamo specializzati nell’organizzazione e nella comunicazione di grandi eventi. Il nostro scopo è quello di promuovere sinergie tra territorio, impresa e mondo della cultura coinvolgendo le istituzioni ed i più importanti media regionali ed anche nazionali.”

I CONVEGNI Un prestigioso ciclo di 9 convegni ‘ Cucina e Cultura: talks & lectures’ si svolgeranno in Sala G. Verdi di Villa Obizzi con grandi ospiti ed interpreti del mondo della Cultura, dell’Impresa e delle Istituzioni

Venerdì 5 luglio: h. 10 -12 CUCINA & CULTURA La dimensione antropologica e culturale della cucina rappresenta un elemento inscindibile da quello prettamente eno-gastronomico; cosi come stretto è il legame tra determinati territori e le loro produzioni specifiche, come ben condensato nel concetto di terroir. Questa è la ragione per la quale si trovano elementi appartenenti ad entrambe le dimensioni (immateriale e territoriale) nelle Liste dei Patrimoni designati UNESCO: in particolare nella Lista del Patrimonio Immateriale e quella del Patrimonio Mondiale. In entrambe l’Italia ha promosso delle importanti candidature: la Dieta Mediterranea, l’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani, la Coltivazione della Vite ad Alberello di Pantelleria e il Paesaggio Vitivinicolo delle Langhe Roero e Monferrato per citare i più noti. Si dibatterà su quali siano le implicazioni di una designazione culturale di rilievo internazionale sia dal punto di vista della comunicazione che della gestione.

h.14 – 16 IL PATRIMONIO DEL TERRITORIO: I SUOI PRODOTTI, LA SUA CULTURA Il Territorio è la parola chiave nella visione sostenibile di un’economia moderna capace di riflettere tra i propri obbiettivi il legame indissolubile con l’ambiente geografico ed umano nella sua molteplice complessità. Un Territorio non genera solamente dei prodotti per il mercato, non può essere considerato esclusivamente un mezzo di produzione, ma, un fine. La sua salvaguardia e tutela è il punto di partenza per qualsiasi progetto socio-economico e la difesa e promozione della sua Cultura rappresenta un Valore assoluto da cui non si può prescindere.

h. 16 -18 LA CIVILTA’ DEL VINO NELLA STORIA DEL VENETO Il Vino è la ‘locomotiva’ del Veneto per quanto riguarda la produzione agroalimentare.  La sua incidenza nell’export regionale è determinante e fa da volano a tutta l’economia regionale. Ma, dietro alle proiezioni numeriche ed ai bilanci, è ancorata nel profondo una cultura millenaria. Esiste un modello che fa del Veneto una ‘Francia in miniatura’: negli anni si è passati dall’autoproduzione agricola ad un affinamento del prodotto che è riuscito a far emergere i tratti distintivi di quella che – a tutti gli effetti – si è evoluta fino ad arrivare ad essere una vera e propria Civiltà del Vino. E se, il Veneto nel mondo è riconosciuto per alcuni vini che sono riusciti ad imporsi con determinazione sul mercato, esiste un universo meno noto di prodotti, vignaioli e cantine che tramandano con indiscussa professionalità la sapienza del Territorio.

Sabato 6 Luglio

h 10 – 12 HERITAGE E UNESCO: IL VALORE DI UNA DESIGNAZIONE INTERNAZIONALE Una delle più belle parole in qualsiasi lingua la si traduca, connotata da un importante significato che trascende l’oggetto o il territorio a cui si riferisce, legando tradizioni, rituali, comunità e saperi. Il concetto di ‘patrimonio mondiale’ (world heritage), concepito in ambito UNESCO e riassunto nella Convenzione del Patrimonio Mondiale (1972) conferisce una dimensione di internazionalità a questo concetto. La Lista del Patrimonio Mondiale (che ad oggi conta 1092 siti) rappresenta una preziosa ‘collezione’ di luoghi di eccezionale valore universale alcuni dei quali designati proprio in relazione al loro significato nella produzione del cibo (es. dei paesaggi vitivinicoli, o a quelli agrari terrazzati). L’Italia è la nazione a detenere il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità (54 siti), di cui 5 in Veneto; questo è un elemento di orgoglio ma anche di grande responsabilità.

h 14 – 16 PER UNA CUCINA SOSTENIBILE E SALUBRE Nel 2001, l’UNESCO ha ampliato il concetto di sviluppo sostenibile: «…la diversità culturale è necessaria per l’umanità quanto la biodiversità per la natura (…) la diversità culturale è una delle radici dello sviluppo inteso non solo come crescita economica, ma anche come un mezzo per condurre una esistenza più soddisfacente sul piano intellettuale, emozionale, morale e spirituale». (Art 1 e 3, Dichiarazione Universale sulla Diversità Culturale, UNESCO, 2001). La Cucina è l’attività umana dove, maggiormente, alcune riflessioni sulla sostenibilità devono trovare applicazione. Concetti come salvaguardia della salute, lotta allo spreco alimentare, consumo consapevole sono dei principi su cui non si potrà più derogare. La grande sfida alimentare del futuro attraverserà le nostre abitudini e tradizioni gastronomiche.

h. 16 – 18 IL MADE IN VENETO ALLA CONQUISTA DEL MONDO La capacità di esportazione del Veneto è in netta crescita: nei primi nove mesi del 2018 il volume delle esportazioni ‘made in Veneto’ ha superato del 2,9% il corrispondente periodo del pur brillante 2017. Le 28.864 imprese venete che esportano tra gennaio e settembre hanno venduto merci all’estero per un valore pari a 47 miliardi di euro, superando in prospettiva il consuntivo 2017 che attestò una capacità di esportare pari a 61,6 miliardi di euro, a sua volta in crescita del 5,6 per cento rispetto al 2016. Il Veneto è la seconda regione in Italia nella classifica dell’export tricolore, con una propensione all’export pari al 38 per cento del Pil e una quota di esportazioni pari al 14 per cento di quelle nazionali. Sono numeri che ci devono far riflettere: se – è vero – che il nostro export gode di ottima salute, è altrettanto assodato che abbiamo ulteriori incredibili margini di crescita. La sfida del presente è consolidare i punti di forza del nostro sistema sviluppando ulteriormente un modello virtuoso che si sta imponendo su scala internazionale.

Domenica 7 luglio

h. 10 – 12 LA CUCINA VENETA: PRIMA CUCINA INTERNAZIONALE La Cucina Veneta è uno dei primi esempi di cucina internazionale della storia. I critici gastronomici utilizzano l’appellativo di cucina fusion per descrivere modelli di cucina dove l’integrazione di culture diverse e la contaminazione tra prodotti e tecniche di differenti paesi e tradizioni diventano elemento distintivo e caratterizzante. La storia della Repubblica della Serenissima è per definizione un lungo viaggio nel tempo e nello spazio dove prodotti, profumi e sapori si sono incrociati ed abbracciati innovando abitudini alimentari e sociali.

h. 14 – 16 GENERAZIONE M@STERCHEF: LAVORO TRA MITO E RAPPRESENTAZIONE Il lavoro in cucina è uno dei mestieri più usuranti e sottovalutati della storia anche in Veneto. La diffusione di format televisivi mondiali come M@sterchef ha generato una percezione edulcorata e poco attendibile della realtà. Tra le migliaia di giovani e meno giovani che si avvicinano al mestiere del cuoco non è – spesso – ben chiara l’idea di quali siano i pro ed i contro di un lavoro fatto di sacrifici e grandi rinunce. La formazione e la conoscenza devono essere alla base di ogni ragionamento sul tema. L’orientamento professionale deve essere preceduto da una solida formazione in aula ed in laboratorio, e lo stage deve essere l’inizio di un percorso professionale che coniughi sviluppo esperienziale e autodeterminazione economica. La sfida della realtà non deve atterrire, ma, imporre modelli virtuosi che generino equilibrio tra domanda/offerta e sappiano imporre rispetto e tutela del Lavoro in ogni sua forma

h. 16 – 18 LA CUCINA VENETA E’ VERAMENTE A RISCHIO ESTINZIONE? Soppa Coada, Risi e bisi, fegà aea venexiana, risi e fegadini… Sono tante le ricette e le lavorazioni che vanno via via scomparendo dalle nostre tavole per una serie complessa di fattori. La modernità della vita quotidiana impone consumi veloci per piatti veloci e cotture istantanee (se non riscaldamento). Alcuni piatti rappresentativi del nostro modo di essere, produrre e consumare sono divenuti rari, e la consapevolezza di quella che era definita ‘cucina povera’, oggi è riconosciuta a buon titolo una cucina ricca e preziosa. Ma, come sta cambiando la Cucina Veneta? E come sarà la cucina del Futuro? Salvaguardando la tradizione gastronomica del passato possiamo contribuire attivamente al recupero di una memoria storica che rappresenta un valore aggiunto per la vita di noi tutti.

SHOWCOOKING

Showcooking con i migliori chef veneti e altri grandi testimonials del mondo della Cucina

5 luglio LA CUCINA VENETA DEL PASSATO: UN VIAGGIO ALLE ORIGINI DELLA NOSTRA TRADIZIONE CULINARIA.

6 luglio LA CUCINA VENETA DEL PRESENTE: IL VALORE DEL TERRITORIO NELLE ABITUDINI ALIMENTARI DEL NOSTRO TEMPO

7 luglio LA CUCINA VENETA DEL FUTURO: COME TRADIZIONE ED INNOVAZIONE POSSONO INTEGRARSI NELLA CUCINA DEL MONDO CHE VERRA’.

TEATRO

Venerdì 5 luglio h. 21 Palco (Piazza del Donatore di Sangue)Le baruffe chiozzotte di Carlo Goldoni (Piccolo Teatro di Chioggia)Introduzione a cura dell’Academia de la Bona Creansa e dell’Academia de la Lengua Veneta FOLKLORE & CONFRATERNITE ENOGASTRONOMICHE

Sabato 6 luglio h18.00-20.00 Sala G.Verdi di Villa Obizzi Incontro pubblico e tavola rotonda sulle confraternite e i circoli enogastronomici operativi in Veneto con la presenza della Regione Veneto –Presentazione del libro “Viaggio tra le confraternite enogastronomiche d’Italia” di Michele Leone (ed. Odoya) con la partecipazione delle confraternite venete

h. 20.00-22.00 Palco (Piazza del Donatore di sangue)Spettacolo folkloristico: Ruzzantini Pavani gruppo folkloristico dal 1928 e a seguire Festa di Radio Stereo Città

IL DOCUMENTARIO #THISISVENETO In occasione del 1° grande Festival della Cucina Veneta, è stato ideato e sviluppato un programma strutturato ed ambizioso che possa sintetizzare l’eccellenza enogastronomica veneta con particolare attenzione agli elementi culturali, storico-geografici e sociali che caratterizzano l’identità veneta passata/presente/futura. Abbiamo concepito con il talentuoso videomaker Matteo Menapace (https://www.videoe20.net/) un progetto documentaristico che si articola nella produzione di 7 video promo teaser di 60/90 secondi ca. che andranno a descrivere 7 luoghi, ricette, storie, umanità legate al Veneto, ai suoi prodotti, alla sua eccezionale storia e cultura. Questi video (girati in tutte e 7 le province venete) serviranno come elemento strategico della comunicazione del Festival e verranno poi utilizzati nella costruzione di un più complesso docufilm che verrà presentato e proiettato in anteprima durante l’evento, e, che si chiamerà #thisisveneto, utilizzando l’hashtag e l’inglese come elemento innovativo ed accattivante, idoneo a descrivere la portentosa declinazione turistica ed internazionale del nostro Veneto. Questi video verranno diffusi attraverso il web ed i social per sviluppare condivisioni ed interazioni col grande pubblico (https://www.facebook.com/festivalcucinaveneta/)

#THISISVENETO  è una grande operazione di ‘storytelling’: dal Mercato Ittico all’ingrosso di Chioggia e la tradizione dell’asta del pesce all’orecchio, al Bacanal del gnoco a Verona e la maschera di Papà del Gnoco, dalla Confraternita del Bacalà alla Vicentina al Polesine e la sua magia, dalle colline del Prosecco fino ad arrivare a raccontare con immagini il duro mestiere del fornaio.

IL VILLAGGIO DEI SAPORIAll’interno del Festival sono previsti numerosi espositori selezionati e diversificati di prodotti tipici del territorio: formaggi, salumi, vini, prodotti d’eccellenza e rarità provenienti da tutto il Veneto.

LABORATORI E WORKSHOPAmpio spazio a laboratori con appassionati, associazioni e famiglie: dal pane ai formaggi, dalla pasticceria alla macelleria, con le degustazioni dei grandi vini veneti e gli abbinamenti possibili. Una vera e propria esperienza gastronomica offerta al grande pubblico per raccontare la ricchezza del nostro territorio.

UN MENU’ 100% VENETO Si preannuncia succulento e variegato: saranno servite specialità venete di tutte le 7 province della regione, con particolare attenzione alla stagionalità e alla ‘fedeltà’ alla ricetta tradizionale. A dirigere la brigata di cucina sarà lo Chef Marco Pesce Vice Presidente di Assocuochi FIC Veneto affiancato dai ragazzi dell’Istituto Alberghiero ‘Jacopo da Montagnana’. Il menù di venerdì 5 Luglio è dedicato al pesce e si chiamerà: ‘PESSE, LO SPOSALIZIO DEL MARE’ a ricordare il legame indissolubile tra il Veneto/Venezia ed il Mare Adriatico con baccalà(o bacalà) nelle sue due più importanti preparazioni – mantecato e alla vicentina -, sardee in saor, poenta e renga, pastisso del pesse, la ‘cassopipa’, risotto di nero e seppe, bigoli in salsa, bisatto etc. Sabato e domenica 6 e 7 Luglio daremo spazio ai ‘GRANDI CLASSICI DELLA CUCINA VENETA’ con: il prosciutto veneto berico euganeo, i formaggi delle montagne venete, la carne di cavallo e la straecca, il pastin bellunese, li Gnòchi de patate del Vèndri gnocolar, il risotto con i rovinassi, il Fegato alla venezianaFigà àea Venessiana, la sópa coàda (“zuppa covata”) di Treviso etc.

Renato Trincanato
La vita...è un viaggio. Dunque, viaggiate! Chi sono io? Prima di tutto sono fin troppo razionale...l'istinto lo uso molto poco e prima di fare delle scelte devo pensare parecchio. Sono molto realista, non mi creo illusioni, non spero in cose su cui non c'è più speranza. Accetto la realtà,ma spesso non la condivido. Sono anche romantico sotto un certo punto di vista. Sono permaloso (nei limiti): una battuta a cavolo nel momento sbagliato sul mio carattere, sul mio abbigliamento o su qualsiasi altra cosa può essere fatale per la mia ira... Sono nervoso perennemente, credo...mi preoccupo per mille persone e prima di qualche prova importante sono sempre in tensione. Sono anche molto altruista, se un amico/a ha bisogno di sfogarsi io ci sono in qualsiasi momento, garantito. Sono io.
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