A favorire la scelta di Jesolo, nell’alto Adriatico, potrebbero essere state le condizioni climatiche che questi ultimi anni hanno riscaldato l’acqua del mare, permettendo anche a specie diverse da quelle finora presenti, di vivere in una condizione ideale. Se fino a qualche anno fa, infatti, si contavano in Italia una ventina di nidi di tartarughe Caretta caretta, nel 2020 lungo le coste dello Stivale i siti di deposizione di uova di queste specie sarebbero stati oltre 250. Sarà forse che la spiaggia di Jesolo è parecchio famosa per la movida e per il divertimento che la nostra amica ha deciso di intraprendere una partnership col comune veneziano, fatto sta che nella notte tra venerdì e sabato una tartaruga Caretta Caretta ha depositato 80 uova sull’arenile di Jesolo all’altezza della torretta di salvataggio numero 13, ossia in una zona tra le più centrali della località. A notare la grossa sagoma dell’animale è stata una donna che passeggiava sul lungomare che non ha perso l’occasione di filmare l’evento davvero straordinario. Infatti mai prima d’ora una tartaruga di questa specie si era spinta a nord della foce del delta del Po per depositare le proprie uova.
Il comune di Jesolo, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Jesolo con il supporto del Cert – Dipartimento Bca dell’Università di Padova – e di esperti locali, hanno accertato la presenza del nido e provveduto a far isolare l’area per evitare l’intrusione di turisti e curiosi, per assicurare una maggiore tutela del sito di nidificazione è stata emanata anche un’ordinanza congiunta Guardia Costiera-Comune. Molto probabilmente le uova della tartaruga (grandi quanto una pallina da ping-pong) verranno lasciate in loco per attendere la schiusa e verranno sorvegliate da esperti scientifici e volontari, in collaborazione con il comune di Jesolo ed altre istituzioni. E va da se che l’evento creerà non poca curiosità considerato che in molti potrebbero attendere il ritorno della mamma Caretta caretta per la schiusa delle uova ma anche per depositare altre uova in zone
Anche alcuni ricercatori veterinari dell’università di Padova sono accorsi per l’eccezionalità dell’evento confermando che la deposizione delle uova di tartaruga Caretta caretta avviene di regola in orario notturno, ogni nido contiene in media un centinaio di uova deposte in una buca scavata nella sabbia e li lasciate dalla femmina dopo essere state accuratamente ricoperte. Il calore della sabbia consente l’incubazione delle uova. La durata del periodo di schiusa varia in relazione all’andamento termico stagionale ed alle caratteristiche della sabbia, ossia tra i 45 ed i 70 giorni. La temperatura della sabbia determina anche il sesso delle piccole tartarughe: al di sopra di un valore soglia di circa 29° nasceranno femmine, al di sotto, maschi. La nidificazione di tartarughe marine sul litorale Veneto e dunque un evento eccezionale nonostante la presenza di questi animali sia da ritenersi regolare nel Nord Adriatico. La Regione Veneto ha istituito nel 2020 un sito “Natura 2000” nelle acque antistanti il Delta del Po proprio a favore della tutela della specie Caretta caretta e Tursiops truncatus.
Speriamo che l’estate jesolana si concluda nel migliore dei modi ovverossia che le uova della nostra amica “Tarta” si schiudano tutte e che i piccoli prendano tutti il largo per godersi la loro vita in mare aperto, Magari alcune di loro torneranno a Jesolo perché si son trovate bene e le recensioni della loro mamma saranno ottime…dipende tutto da noi umani che dobbiamo saperle proteggere e difendere.