Anche in Catalogna si mangiano le caldarroste per Ognissanti: scopri l’incredibile tradizione che rivive ogni anno con un tocco di mistero!

Se sei curioso di scoprire cosa si mangia in Catalogna durante la festa di Ognissanti, in questo articolo scoprirai i dettagli

L’aria autunnale in Catalogna si tinge di sapori, colori e tradizioni che affondano le radici nella cultura locale. Con l’arrivo di Ognissanti, il profumo delle caldarroste invade le strade, rammentando a tutti la festa della Castanyada. Si tratta di un evento annuale che celebra le castagne, i dolcetti tipici e il vino dolce, combinando folklore e convivialità. Scopriamo assieme i dettagli di questa tradizione ricca di significato che coinvolge i catalani e attira ogni anno turisti da tutto il mondo.

La Castanyada è più di una semplice festa: è un’esperienza sensoriale che riempie le piazze di Barcellona e di altre città catalane con il suo inconfondibile profumo di caldarroste. Queste sono le castagne arrostite, vendute calde in cartocci di carta di giornale da artisti del fuoco noti come castanyeres. Il periodo per assaporarle va da ottobre fino alla prima settimana di novembre, quando la temperatura inizia a scendere. La Castanyada non è solo una sagra locale, ma un evento che accomuna famiglie e amici per festeggiare e ricordare i propri cari. Ehm, nonostante Halloween stia guadagnando terreno anche qui, la Castanyada ha mantenuto la sua identità ben definita. I mercati e le strade sono invasi da venditori e da persone accorse per gustare i sapori autentici della tradizione.

Oltre alla caldarrosta, c’è un altro dolce che non può mancare: i panellets. Queste delizie di marzapane, ricoperte di pinoli e preparate in casa da mamme e nonne, rappresentano un legame esteriore con il passato. I panellets, originariamente preparati come offerta per i defunti, sono oggi diventati un simbolo di festa apprezzato in qualsiasi periodo dell’anno, ma specialmente durante la Castanyada. Ogni anno, le famiglie comprano e consumano una quantità impressionante: ben 250.000 kg di panellets, per la precisione! Ed ecco che una tradizione si fonde perfettamente con un’arma di marketing riuscita. I dolci vengono preparati usando vari ingredienti come cioccolato o cocco, rendendoli straordinariamente versatili e golosi, riflettendo i sapori di un autunno catalano ricco di tonalità.

il vino dolce e l’arte di condividerlo

Ai piatti principali della Castanyada non può mancare l’accompagnamento di un ottimo vino: il Moscatell. Questo vino dolce è quasi un invito a condividere momenti di convivialità con amici e familiari. La tradizione vuole che il Moscatell venga servito in un particolare recipiente chiamato porrón, un oggetto di vetro dall’aspetto unico che ha una funzione importante: permette di bere senza toccare il bordo con le labbra. Questa, quindi, è un’abitudine che richiede un po’ di abilità e destrezza, rendendo il momento dell’assaggio ancor più speciale e divertente. Se non hai mai provato a bere da un porrón, ti aspetta un’esperienza inaspettata. Ogni sorso è accompagnato da risate e bravate, tutti uniti nell’intento di non macchiarsi, creando legami duraturi tra chi partecipa.

Il piacere di condividere caldarroste, panellets e Moscatell non è solo un fattore gastronomico, ma un vero e proprio rituale che rievoca la memoria di chi non c’è più. La Castanyada si colloca al crocevia tra la celebrazione della vita e il ricordo dei defunti. I momenti trascorsi arrostendo castagne e preparando dolci diventano un modo per onorare gli antenati e tenere viva la loro memoria. Questo legame tra il mondo dei vivi e quello dei morti è una delle chiavi di lettura di questa tradizione affascinante.

Castagne da gustare in Catalogna, ecco come- memagazine.it

la celebrazione nelle piazze e nei cuori

Nella città di Barcellona, la Castanyada si manifesta non solo nelle case, ma anche nei luoghi pubblici. Le bancarelle di castagne sorgono nei punti più strategici della città, portando con sé la gioia e la vivacità dell’autunno catalano. In totale, si possono contare circa 40 stalli, dove turisti e abitanti locali possono gustare caldarroste e monopattini dolci. C’è un’atmosfera di festa, di condivisione, di nostalgia che riempie le piazze. Questo evento rappresenta un’opportunità unica anche per commemorare i propri cari, con eventi speciali nei cimiteri locali come Montjuïc e Poblenou, dove vengono organizzate visite guidate notturne e rappresentazioni commemorative.

Entrando in un cimitero in quest’epoca dell’anno, ci si rende conto di quanto i catalani tengano vivo il ricordo di coloro che li hanno preceduti. Addobbare le tombe, portare fiori e partecipare a messe sono gesti comuni durante questi giorni. A casa, il momento della Castanyada ha il sapore della nostalgia, con famiglie riunite attorno al fuoco a preparare i panellets o a gustare caldarroste. Il suono delle campane alla Notte dei Defunti ricorda a tutti l’importanza del momento e l’atto di essere insieme, celebrando la vita e il ricordo.

La Castanyada, quindi, diventa un amalgama di sapori, usi e legami emotivi, un modo di vivere e riscoprire la tradizione. Anche se alcuni elementi, come il “vino acrobatico”, potrebbero scomparire, la festa continua a evolversi, mantenendo la sua essenza profonda e rassicurante, testimoniando così l’affetto che i catalani nutrano per il loro passato e il loro presente.

Published by
Antonella Boccasile