Il bonus Natale: un’opportunità economica per i lavoratori. Bisogna essere correttamente informati per non perderlo
Il periodo natalizio è spesso associato a regali e festeggiamenti, ma per molti lavoratori porta con sé un tema di rilevanza economica: il Bonus Natale. Introdotto dal decreto Omnibus, questo bonus prevede un’indennità una tantum di 100 euro, che sarà erogata in busta paga insieme alla tredicesima mensilità . Tuttavia, non tutti i lavoratori avranno diritto a questo bonus, e si profila anche il rischio di doverlo restituire qualora non si soddisfino i requisiti necessari.
Il Bonus Natale, quindi, rappresenta un’opportunità di guadagno extra per molti lavoratori ma richiede un’attenta pianificazione e verifica dei requisiti. I lavoratori devono essere proattivi nel garantire che tutte le informazioni fornite siano corrette e aggiornate, per evitare sorprese sgradite alla fine dell’anno. D’altra parte, i datori di lavoro devono gestire con precisione le pratiche burocratiche per assicurare l’erogazione corretta e tempestiva del bonus.
In sintesi, il Bonus Natale è uno strumento che, se gestito correttamente, può portare benefici significativi ai lavoratori dipendenti, ma richiede attenzione da parte di tutte le parti coinvolte per evitare complicazioni finanziarie.
Come si ottiene il bonus Natale?
Per beneficiare del Bonus Natale, i lavoratori devono rispettare una serie di condizioni specifiche. Innanzitutto, devono avere un reddito complessivo per l’anno 2024 non superiore a 28.000 euro. Inoltre, è necessario che abbiano un coniuge e almeno un figlio fiscalmente a carico. L’imposta lorda sui redditi da lavoro dipendente deve superare la detrazione per lavoro dipendente, come stabilito dall’articolo 13 del TUIR. È importante notare che, ai fini del calcolo del reddito, non viene considerato il reddito derivante dall’abitazione principale e dalle sue pertinenze, come specificato dalla circolare 19/E dell’Agenzia delle Entrate.
Il processo di richiesta del bonus è un’altra fase cruciale. È responsabilità del lavoratore presentare una domanda scritta al datore di lavoro, attestando il rispetto dei requisiti di reddito e familiari. Tale richiesta deve includere il codice fiscale del coniuge e dei figli a carico, o solo dei figli nel caso di una famiglia monogenitoriale. Se un lavoratore ha avuto più rapporti di lavoro durante l’anno, dovrà presentare all’ultimo datore di lavoro le certificazioni uniche provvisorie per garantire un calcolo corretto del bonus.
Per i datori di lavoro, o sostituti d’imposta, il Bonus Natale comporta l’obbligo di calcolare e corrispondere l’importo in base ai giorni effettivi di lavoro del dipendente nel 2024. L’indennità deve essere indicata chiaramente in busta paga e non concorre alla formazione del reddito complessivo del lavoratore. Dopo l’erogazione, il sostituto d’imposta può recuperare l’importo sotto forma di credito tramite un apposito codice tributo sul modello F24, istituito dall’Agenzia delle Entrate.
Un aspetto delicato è la verifica dei requisiti al momento del conguaglio, che avviene solitamente nel cedolino di dicembre. Se si scopre che il reddito del lavoratore supera la soglia di 28.000 euro, il datore di lavoro è tenuto a recuperare il bonus direttamente in busta paga. Questo potrebbe tradursi in una decurtazione della tredicesima, diventando un problema per quei lavoratori che avevano già fatto affidamento su quell’importo.