Castagne, ecco le varietà velenosissime che non avresti mai immaginato: se le mangi sono guai seri

L’autunno è il periodo in cui le castagne tornano a far capolino sulle nostre tavole, portando con sé tradizione e convivialità.

Ma attenzione, questi frutti non sono tutti uguali. Potresti incontrare durante una passeggiata in un bosco o in un parco, un frutto che sembra simile ma che in realtà, potrebbe rivelarsi molto pericoloso: l’ippocastano. Le castagne sono deliziose, ma non tutte le varietà lo sono. Confonderle con i frutti dell’ippocastano può avere conseguenze spiacevoli. Scopriamo dunque come riconoscerle e, nel caso, come comportarsi di fronte alle varietà nocive.

Quando si parla di castagne commestibili, ci si riferisce ai frutti del castagno europeo, il Castanea sativa, famoso per la sua buonissima produzione. I frutti delle castagne, con il loro caratteristico guscio marrone lucido, sono racchiusi in un riccio spinoso. Queste castagne, conosciute anche come castagne dolci, sono un vero tesoro culinario, utilizzate in molte ricette autunnali, dai dolci ai piatti salati, passando per zuppe e snacks.

Al contrario, i frutti di ippocastano, scientificamente chiamato Aesculus hippocastanum, sono da evitare. Sebbene possano apparire simili, gli ippocastani crescono solitamente in parchi o lungo le strade urbane, e il loro frutto è diverso. Ha un guscio più liscio ed è di forma diversa, con spine meno numerose rispetto al riccio delle castagne. All’interno si trova un seme che non deve assolutamente essere consumato.

Riconoscere la giusta varietà è l’elemento chiave per evitare problemi: è bene prestare attenzione alla forma e alla consistenza del frutto. Spesso, le differenze non sono solo estetiche, ma riguardano anche il tipo di albero da cui provengono, quindi è utile informarsi per evitare spiacevoli sorprese.

Distinguere castagne e ippocastani: ecco le differenze chiave

Una delle differenze principali che saltano subito all’occhio quando si osservano castagne e ippocastani è il loro riccio. Il riccio delle castagne commestibili è denso di spine lunghe e sottili, perfettamente appuntite, mentre quello dell’ippocastano è molto più arrotondato e presenta spine più rigide, e in numero ridotto. Il frutto stesso, inoltre, è più tondeggiante, lucido e privo delle caratteristiche di facilità di rimozione della buccia tipiche delle castagne.

Altro aspetto da considerare è l’habitat naturale: i castagni si trovano principalmente in boschi e ambienti montani, mentre gli ippocastani sono spesso coltivati come alberi ornamentali nelle città e nei parchi. Queste informazioni possono essere davvero utili per chi si avventura nella raccolta di questi frutti in natura. Ma, attenzione ancora una volta: se hai dei dubbi sulla commestibilità del frutto che hai in mano, è meglio non rischiare e, nel caso, non raccoglierlo affatto.

Gli ippocastani e perché non andrebbero mangiati

Una domanda che spesso ci si pone è se sia possibile mangiare gli ippocastani. La risposta, senza alcun dubbio, è no. Gli ippocastani non sono commestibili e, anzi, possono risultare tossici per l’organismo umano. Contengono una sostanza chiamata escina, nota per i suoi effetti nocivi, che può provocare problematiche gastrointestinali quali nausea, vomito e diarrea. Anche se qualche animale, come i cervi, può tollerarli, per noi rappresentano un serio pericolo.

Castagne sul fuoco (memagazine.it)

Tuttavia, se ti sei trovato a raccoglierli, non tutto è perduto. Gli ippocastani, infatti, possono trovare altre applicazioni. Per esempio, la loro estrazione è utilizzata nella produzione di saponi naturali grazie alle loro proprietà detergenti. In diverse tradizioni erboristiche, possono essere impiegati per risolvere problemi di circolazione, beh naturalmente l’uso deve avvenire sempre sotto controllo di un esperto del settore.

I piaceri delle castagne dolci: consiglio su come godersele

Le castagne dolci si possono gustare soprattutto in autunno, generalmente tra ottobre e novembre. Esse possono essere preparate in vari modi: dall’arrosto sul fuoco alla bollitura, fino a diventare una deliziosa purea dolce. Questo piccolo, ma fondamentale consiglio: prima di cuocerle, ricordati di incidere la buccia, altrimenti, durante il processo di cottura, potrebbero esplodere. Una volta cotte, la buccia si toglie con facilità e il premio finale è un sapore dolce, cremoso e nutriente, perfetto per riscaldarsi durante le fredde giornate autunnali.

I piatti con le castagne possono davvero riscaldare il cuore e creare momenti indimenticabili durante i pasti in famiglia o con gli amici. La versatilità di questo frutto rende ogni pasto un’occasione speciale.

Published by
Roberto Arciola