CHIRURGIA ESTETICA SEMPRE PIU’ DIFFUSA TRA RAGAZZE MOLTO GIOVANI, TROPPO GIOVANI. COLPA DEI FILTRI DEI TELEFONINI?

Buongiorno e bentrovati cari amici lettori. Oggi volevo condividere con voi un pensiero che mi martella in testa da parecchio tempo. Avendo io a che fare con giovani ragazze per via di concorsi di bellezza, sia come organizzazione che come giudice, ho avuto modo di verificare che, fortunatamente, la maggior parte di loro partecipano a questi eventi perché piace, perché li trovano utili ad un primo loro contatto col mondo della moda o del social, ormai settore molto importante quest’ultimo, basti pensare che ci si è inventati una professione nel web, quella di “influencer”, figura che, se molto seguita, riesce davvero ad avere guadagni stratosferici.

Molte sono le mamme che incoraggiano le loro “bimbe” a provare, perché le ritengono le più belle del mondo, ed è giusto che sia così. La figura del genitore è molto importante, autorevole e necessaria riguardo ad alcune decisioni che, durante questo breve o lungo periodo di concorsi, sfilate, shooting che la ragazza vivrà, devono essere prese.

Aiuta molto la tecnologia, tutto ormai va caricato nei siti delle organizzazioni, nelle pagine ufficiali dei social e, da parte delle ragazze, tutto poi viene riassunto in storie, brevi o lunghe che siano, magari pubblicando la propria immagine con qualche filtro che rende la figura più snella, il viso più tondo, la bocca più carnosa, gli occhi più grandi. Insomma ci si modifica la propria immagine sino a raggiungere (nella testa di chi pubblica) la perfezione assoluta. Il rischio, però, è quello di non chiudere più il collegamento con quell’immagine modificata, vuoi perché assomiglia agli stereotipi che sia realmente che nel web vanno per la maggiore, sia perché quella è l’immagine iconica nella propria testa che, sempre secondo chi pubblica, farà successo.

Sidney Rome
Micky Rourke

Ed allora ecco le richieste che, a mio avviso, fanno rabbrividire, quelle che ragazze di 20 anni (talvolta anche più giovani) chiedono come regalo di Natale: un naso nuovo, gli zigomi più tondi, gli occhi più grandi, le labbra più carnose, il seno più grande o i glutei più rassodati, come se a 20 anni i glutei fossero super cadenti. E qui mi rivolgo alle mamme ancora una volta, quelle che devono dire che la loro “bambina” è perfetta così com’è, che non ha bisogno di bisturi o siringhe per assomigliare a qualcuna o, meglio ancora, a qualcosa. Il risultato potrebbe essere una standardizzazione di sguardi, una produzione in serie di finte bellezze somiglianti più che altro a felini che vogliono per forza acchiappare la preda.

Patty Pravo
Donatella Versace
Vera Gemma

Non sono contrario alla chirurgia estetica, sia chiaro, molte persone con vistosi difetti risolvibili con la mano esperta del chirurgo e che vivono in costante stato di frustrazione, hanno ragione nel sottoporsi a correzioni per risolvere il problema ma, interventi su persone che vogliono sfuggire al naturale decorso del tempo, non fanno altro che, invece, accentuare problemi che prima non esistevano. Negli anni 70 si è dato il via ai famosi “lifting”, fino a diventare vere e proprie operazioni quasi di routine, nelle cliniche più (o meno) specializzate. Molti i personaggi di successo sia Italiani che internazionali ad essersi sottoposti a questo tipo di ritocchi, solo per il fatto di non voler invecchiare. I risultati possono essere più o meno piacevoli o discutibili, questo non sta a me dirlo, ma alla soggettività di chi poi vedrà il “prodotto finale”. Sostengo anche che ognuno, del proprio corpo, ne fa quel che vuole. Dico solo che le “Rich Girl Face”, motivo di orgoglio per molte under 30 e anche più giovani, una sorta di status, da sfoggiare sui social media – in primis Instagram – con hashtag dedicati, dovrebbe non essere incoraggiato. Rischiamo davvero di deturpare la bellezza di splendide ragazze che hanno bisogno di tutt’altro che del supporto del chirurgo estetico…magari solo di una buona dose di autostima. Chi meglio dei genitori.

Silvester Stallone
Cher
Nina Morich
Rodrigo Alves, il Ken umano ora diventato Jessica.
Renato Trincanato
La vita...è un viaggio. Dunque, viaggiate! Chi sono io? Prima di tutto sono fin troppo razionale...l'istinto lo uso molto poco e prima di fare delle scelte devo pensare parecchio. Sono molto realista, non mi creo illusioni, non spero in cose su cui non c'è più speranza. Accetto la realtà,ma spesso non la condivido. Sono anche romantico sotto un certo punto di vista. Sono permaloso (nei limiti): una battuta a cavolo nel momento sbagliato sul mio carattere, sul mio abbigliamento o su qualsiasi altra cosa può essere fatale per la mia ira... Sono nervoso perennemente, credo...mi preoccupo per mille persone e prima di qualche prova importante sono sempre in tensione. Sono anche molto altruista, se un amico/a ha bisogno di sfogarsi io ci sono in qualsiasi momento, garantito. Sono io.
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