Ciao piccolo Ryan. Se potrai, perdonaci.

Il piccolo Rayan non ce l’ha fatta. Il bimbo di cinque anni caduto in un pozzo in Marocco, è morto dopo essere stato portato in superficie dai soccorritori che erano entrati nel tunnel scavato per raggiungerlo. Il bambino è deceduto a causa delle ferite riportate nella caduta. Era rimasto bloccato a circa 32 metri di profondità per oltre cento ore. In un primo momento era stato comunicato che il piccolo era stato estratto vivo.

Il bambino è stato portato via avvolto in una coperta gialla. I genitori erano stati scortati su un’ambulanza prima che Rayan emergesse. Un elicottero era già presente sul posto per trasportarlo subito in ospedale, ma non c’è stato nulla da fare.

In seguito al tragico incidente, il re Mohammed VI ha telefonato ai genitori di Rayan, Khaled Oram e Wassima Khersheesh, per esprimere loro le condoglianze.

Rayan era rimasto intrappolato in una buca troppo stretta per essere raggiunta dai soccorritori in sicurezza. Le squadre di ricerca hanno usato bulldozer per scavare un fossato parallelo.

Ma io mi chiedo ancora una volta quanto la stupidità degli adulti sia infinita, stupidità che non cambia sia che siamo in Marocco, o in Italia, Stati Uniti o Russia. Perchè se il pozzo era in disuso non è stato coperto??? Che utilità ha avito lasciarlo aperto ed accessibile a vite innocenti? La mente ci riporta al piccolo Alfredino, anche lui estratto dopo molte ore sotto terra senza più nulla da fare, ma quanti casi ci sono stati in giro per il mondo simili a questo o in altre situazioni pericolose ed accessibili a bambini. Allora converrete con me che Ryan è l’ennesima vittima della stupidità degli adulti.

L’operazione di salvataggio è stata resa difficile dal pericolo di frane che ne ha allungato i tempi. Il bambino era stato raggiunto da alcuni sondini per alimentarlo e dargli da bere e da una telecamera per monitorarne lo stato di salute.

Ciao Ryan, piccola creatura. Ti auguro solo un grande, immenso prato fiorito dove correre e giocare libero, cieli azzurri dove l’aria non ti manchi mai più e profumi di fiori bagnati dalla rugiada che ti rinfreschino per sempre. Se potrai…perdonaci!

Renato Trincanato
La vita...è un viaggio. Dunque, viaggiate! Chi sono io? Prima di tutto sono fin troppo razionale...l'istinto lo uso molto poco e prima di fare delle scelte devo pensare parecchio. Sono molto realista, non mi creo illusioni, non spero in cose su cui non c'è più speranza. Accetto la realtà,ma spesso non la condivido. Sono anche romantico sotto un certo punto di vista. Sono permaloso (nei limiti): una battuta a cavolo nel momento sbagliato sul mio carattere, sul mio abbigliamento o su qualsiasi altra cosa può essere fatale per la mia ira... Sono nervoso perennemente, credo...mi preoccupo per mille persone e prima di qualche prova importante sono sempre in tensione. Sono anche molto altruista, se un amico/a ha bisogno di sfogarsi io ci sono in qualsiasi momento, garantito. Sono io.
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