E’ morto Giampiero Galeazzi, il giornalista e volto tv aveva 75 anni | L’addio della figlia: “Sta remando nel suo Tevere”

Un passato da canottiere, Galeazzi combatteva da tempo contro il diabete. Le sue telecronache resteranno nella memoria di tutti gli italiani appassionati di sport.

E’ morto Giampiero Galeazzi. Il giornalista sportivo, volto televisivo Rai ed ex canottiere aveva 75 anni, compiuti il 18 maggio. Galeazzi combatteva da tempo contro una grave forma di diabete. Per anni ha prestato la sua voce alle telecronache di grandissime imprese sportive, soprattutto alle Olimpiadi. L’ultima apparizione televisiva di Giampiero Galeazzi risale a tre anni fa a Domenica In. La sua voce profonda e inconfondibile rimarrà nelle orecchie e nella memoria di tutti gli italiani appassionati di sport. La passione per lo sport lo porta a entrare in Rai in qualità di giornalista sportivo: prima alla radio e poi in tv, prima alla Domenica Sportiva e poi a Mercoledì Sport. Tra le sue firme più celebri figurano sicuramente la telecronaca della mitica medaglia d’oro dei fratelli Abbagnale a Seul nel 1988 e quella del duo Rossi-Bonomi Sydney 2000. Giampiero Galeazzi si distingue anche per i suoi servizi “d’assalto”: restano leggendari i suoi blitz da cronista negli spogliatoi prima e dopo le gare della Nazionale e le corse in campo durante le feste scudetto che hanno segnato un’epoca come quelle del Napoli di Maradona (1987) o del Verona (1985). Dal 1992 al 1999 ha condotto 90esimo Minuto e ha partecipato alla conduzione del festival di Sanremo del 1996, accanto a Pippo Baudo. Nel 2010 e nel 2012 ha partecipato a Notti Mondiali e Notti Europee.

Oltre al giornalismo sportivo, Giampiero Galeazzi seguì per la Rai anche tutt’altra guisa di eventi. Il cronista seguì ad esempio lo storico incontro tra il presidente americano Ronald Reagan e il segretario del partito comunista dell’Urss Michail Gorbaciov. “Capitò tutto per caso – ha raccontato lo stesso Galeazzi -. Mi trovavo a Reykjavik per la cronaca sportiva dell’incontro di Coppa dei Campioni tra Valur e Juventus e nel giro di poco scoppiò la notizia che sarebbe avvenuto questo incontro importante. Così io mi organizzai feci i primi servizi d’approccio e andò bene. Per me che non avevo mai affrontato una realtà simile fu difficile, ma ricordo un gruppo eccezionale di giornalisti. Nemmeno per le Olimpiadi ne ho visti così tanti”.

Il toccante addio di Susanna – “Papà ora è felice, è in barca, sta remando nel suo Tevere”. Questo il post su Facebook con cui la figlia Susanna ricorda il padre Giampiero e ringrazia le migliaia di persone che stanno salutando il celebre giornalista oggi scomparso. Susanna è una bravissima giornalista del TG.

Dalla direzione e dalla redazione di MeMagazine.it sentite condoglianze alla figlia Susanna e a tutti coloro che gli hanno voluto bene.

FONTE

Renato Trincanato
La vita...è un viaggio. Dunque, viaggiate! Chi sono io? Prima di tutto sono fin troppo razionale...l'istinto lo uso molto poco e prima di fare delle scelte devo pensare parecchio. Sono molto realista, non mi creo illusioni, non spero in cose su cui non c'è più speranza. Accetto la realtà,ma spesso non la condivido. Sono anche romantico sotto un certo punto di vista. Sono permaloso (nei limiti): una battuta a cavolo nel momento sbagliato sul mio carattere, sul mio abbigliamento o su qualsiasi altra cosa può essere fatale per la mia ira... Sono nervoso perennemente, credo...mi preoccupo per mille persone e prima di qualche prova importante sono sempre in tensione. Sono anche molto altruista, se un amico/a ha bisogno di sfogarsi io ci sono in qualsiasi momento, garantito. Sono io.
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