Se vuoi scoprire nuove mete da trascorrere insieme al tuo partner non puoi assolutamente perderti questo: ecco i dettagli
La Val d’Orcia è una meta magica che rapisce il cuore di chiunque la visiti, ed è da ben 20 anni Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Questa zona, che incarna un perfetto equilibrio tra uomo e natura, è una vera e propria opera d’arte dal sapore senza tempo. La sua bellezza è stata immortalata da numerosi artisti fin dai tempi del Rinascimento, ma tra le gemme che la definiscono spicca la città di Pienza, conosciuta come la “città ideale” per la sua urbanistica del Quattrocento. Tuttavia, c’è un altro luogo che merita di essere scoperto: Monticchiello. Questo piccolo borgo medievale, cinto da mura antiche, affacciato su una dolce collina, offre una vista mozzafiato. E per raggiungerlo, il tragitto, abbellito da file di cipressi, rende l’esperienza ancora più affascinante. Preparatevi a scoprire un angolo di Toscana che sembra uscito da un dipinto!
Tra colline e cipressi, l’itinerario verso Monticchiello
Per cominciare la nostra avventura, partiamo da Chiusi, una cittadina della provincia di Siena facile da raggiungere grazie all’uscita sull’Autostrada del Sole. Un viaggio che profuma di natura e storia vi attende! Da Chiusi, seguendo la SP326 verso nord, sentitè l’aria fresca mentre attraversate le piccole località di Fonteregina, San Giuseppe e Montallese. Dopo poco, piegate a sinistra sulla Strada Provinciale della Chiana SP30, dirigendovi verso Chianciano. Una volta qui, seguite Viale Dante e Viale Primo Maggio, per poi continuare sulla Strada Provinciale di Chianciano SP146. Qui la vera magia inizia. Svoltate a sinistra su Via della Montagna e poi a destra sulla SP88, una strada che vi condurrà verso Monticchiello.
La SP88 è famosa non solo per il suo panorama incantevole, ma anche per il giardino di cipressi che abbellisce le curve della strada, creando un’atmosfera quasi magica. Man mano che ci si avvicina al borgo, ogni curva rivelarà un’immagine che sembra provenire da un dipinto. Dopo la vostra visita a Monticchiello, non dimenticate di dirigervi verso San Quirico d’Orcia, altro gioiello toscano, distante solo pochi minuti sulla medesima strada. A chi ama scoprire, questa è un’opportunità imperdibile! L’intero tragitto in auto non richiede più di un’ora, ma vi sembrerà di viaggiare nel tempo, da un’epoca di bellezza e armonia.
Tutte le attrazioni di Monticchiello, il borgo del Teatro Povero
Nel cuore della Val d’Orcia, Monticchiello si presenta come una piccola frazione che, amministrativamente, è parte integrante di Pienza in provincia di Siena. Questo incantevole borgo è un luogo dove la storia e la cultura si intrecciano, situato a circa 500 metri sul livello del mare e con abitanti che non superano le duecento unità. Nonostante la sua dimensione ridotta, Monticchiello ha una storia significativa, soprattutto ricordando la “Battaglia di Monticchiello” del 1944. In quel frangente, un gruppo esiguo di partigiani, armati solo con la determinazione, riuscì a mettere in fuga forze nemiche superiori in numero. Questa è soltanto una delle storie che avvolgono il borgo. Monticchiello è anche famoso per il suo “Teatro Povero”, che sintetizza l’anima di questo luogo vibrante di vita e tradizione.
Il Teatro Povero non è semplicemente una location, ma rappresenta un’iniziativa culturale unica che è emersa negli anni ’60, durante un periodo di crisi per il borgo. Allora, l’idea è stata quella di creare uno spettacolo teatrale all’aperto, coinvolgendo gli abitanti del posto. Ecco quindi che il “teatro in piazza” è diventato una forma di espressione collettiva, dove la comunità si unisce per raccontare storie e prospettive che affondano le radici nella loro stessa terra. Ogni estate, tra luglio e agosto, il paesino si anima di voci, risate e fervore, con uno spettacolo unico e diverso proposto ogni anno, che trasmette non solo l’arte, ma anche la passione e il legame con la storia comune.
Una passeggiata nel borgo e curiosità misteriose
Entrare a Monticchiello è come tornare indietro nel tempo. Le sue mura imponenti e la torre del cassero accolgono ogni visitatore con una storia da raccontare. La chiesa principale, nota come Pieve dei Santi Leonardo e Cristoforo, è un esempio della bellezza medievale, risalente alla seconda metà del Duecento, così come gran parte dell’intero borgo. Avventurandosi un po’ più in là si trova la Pieve di Santa Maria dello Spino, un altro gioiello che vale la pena scoprire. Ogni angolo di Monticchiello è intriso di storia, e passeggiando nei vicoli, ci si imbatte in dettagli che raccontano di epoche passate.
Una curiosità locale è sicuramente da non perdere: troverete l’indirizzo via San Luigi 13, dove è visibile una bizzarra testa umana scolpita nella pietra, accompagnata dalla scritta “O becero, fai la spia si”. Si narra che questa rappresentazione sia la manifestazione della riprovazione di un abitante verso il suo vicino, il quale si supponeva avesse fatto la spia. Questo episodio, che si dice risalga alla fine del 1800, è una delle molte storie curiose che rendono la Toscana un luogo ricco di sorprese. A Monticchiello ogni corner cela dei piccoli segreti e storie affascinanti che aspettano solo di essere scoperte. Proseguendo la vostra esplorazione, non rimarrete delusi dalla bellezza senza tempo della Val d’Orcia e dalla ricchezza della sua cultura.