Giorno della Memoria – 27 gennaio

Giorno della Memoria: Olocausto e Shoa
Oggi 27 gennaio è il Giorno della Memoria, una giornata internazionale dedicata al ricordo delle vittime dell’Olocausto.
Questa data, fissata nel 2005 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, è stata scelta perché il 27 gennaio 1945, le truppe dell’Armata Rossa, muovendosi in direzione della Germania, entrarono e liberarono il campo di concentramento di Auschwitz in Polonia.
L’apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò al mondo l’orrore nazista che aveva colpito, nel corso della Seconda Guerra mondiale, quasi 15 milioni di morti tra ebrei, testimoni di Geova, omosessuali, rom, zingari, comunisti e altre minoranze.
La parola Olocausto, deriva dal greco, e inizialmente veniva utilizzata per indicare la più retta forma di sacrificio del giudaismo. L’Olocausto degli ebrei, viene chiamato Shoa dal termine ebraico “catastrofe”, “distruzione”.
Giorgio Perlasca e Primo Levi: un eroe e un sopravvissuto
La letteratura e i libri di Storia ci ricordano come quel periodo sia stato assolutamente brutale e devastante per la popolazione mondiale dell’epoca; per fortuna ci furono anche tante persone buone e di coscienza che si prodigarono per aiutare e salvare quanti più sfortunati possibili, togliendoli alle grinfie dei tedeschi e preservandoli da morte certa.
Ricordiamo, uno tra tutti, Giorgio Perlasca, indimenticato eroe che grazie alla sua opera salvò più di cinquemila ebrei dai campi di concentramento.
Affinché ciò non accada più, per commemorare i milioni di morti innocenti e per sperare in un futuro migliore per tutti noi, vogliamo proporre una frase simbolo del grande Primo Levi, anch’egli sopravvissuto ad Auschwitz:
“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.”