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Gli ultimi gradini misteriosi di Gesù: ecco dove si trova la replica ufficiale della Scala Santa

Se ami scoprire posti nuovi, questa replica della Scala Santa si trova proprio qui: ecco i dettagli e le curiosità della vicenda

La Scala Santa, situata in Roma, è un luogo sacro di grande rilevanza per la cristianità, essendo associata agli ultimi passi di Gesù. Tuttavia, nel corso dei secoli, altre città italiane hanno creato “copie” di questo importante simbolo, ognuna con la propria storia e caratteristiche. Scoprire queste replicazioni può rivelarsi un’avventura affascinante che unisce spiritualità e arte, portando i visitatori a esplorare non solo la loro bellezza, ma anche il profondo significato che racchiudono.

La Scala Santa è universalmente conosciuta e venerata, situata proprio accanto alla Basilica di San Giovanni in Laterano. È fondamentale sapere che, secondo la tradizione, questi 28 gradini in legno e marmo bianco rappresentano proprio i gradini percorsi da Gesù per raggiungere Ponzio Pilato. L’architetto Domenico Fontana, per volontà di Papa Sisto V, costruì la scala nel 1589, creando un vero e proprio complesso artistico che merita di essere esplorato in ogni suo dettaglio.

All’interno di questo complesso, non ci sono solo gli scalini, ma anche altre strutture significative, come l’Oratorio di San Silvestro in Palatio e la Cappella privata del papa con la famosa Acheropita lateranense, una pala d’altare che colpisce proprio per il suo non essere stata dipinta da mano umana. L’atmosfera che si respira qui è carica di sacralità e storia, facendone una meta imprescindibile per chi visita Roma. È da questo luogo, importante per la spiritualità, che si dirama un fil rouge con altre scale simili in Italia, tutte unite da un legame profondo con la tradizione cristiana. Attraverso l’atto di genuflettersi e salire questi gradini, i pellegrini sperimentano un momento di riflessione e connessione con il passato.

La presenza di elementi artistici come decorazioni e affreschi contribuisce ulteriormente a rendere questa scala un’opera d’arte a tutto tondo. Non dimentichiamo che, per i credenti, ogni gradino è carico di significato, e si risale in ginocchio in segno di umiltà e rispetto. Quindi, questa scalinata, pur apparendo come una semplice struttura architettonica, è in realtà un viaggio spirituale profondo che ogni visitatore è invitato a compiere.

La Scala Santa di Campli: un’indulgenza di bellezza

Spostandoci in Abruzzo, troviamo un’altra Scala Santa che merita attenzione: quella di Campli. Qui, i 28 gradini sono realizzati in legno di ulivo e hanno una particolarità che rende unico questo luogo: salendo in ginocchio si ottiene l’indulgenza quotidiana. Durante i venerdì di Quaresima, i devoti possono ottenere l’indulgenza plenaria, un’offerta di grazia che suscita interesse e richiamo per molti fedeli.

La bellezza della Scala Santa di Campli non si limita solo alla sua funzione religiosa; è arricchita da affreschi raffiguranti scene della Passione e un affascinante soffitto ligneo decorato. Queste opere d’arte attirano visitatori anche da fuori regione, rendendo il paese un punto di riferimento spirituale e culturale. Mentre salite i gradini, non è raro sentirsi circondati da una profondità di storia e significato che in qualunque altro contesto potrebbe sembrare irraggiungibile. Qui, la scala non è solo un percorso fisico, ma un cammino verso l’autorealizzazione spirituale.

In questo angolo d’Italia, la Scala Santa rappresenta quindi non solo una replica di quella di Roma, ma una tappa di meditazione e raccoglimento dove ognuno può ritrovare una connessione personale con la propria fede. Ecco perché gli abruzzesi e non solo sono tanto devoti a questo luogo: è un invito a perdersi nei propri pensieri mentre si percorre questo significativo cammino.

Veroli e l’undicesimo gradino di Santa Salome

Rimanendo nel Lazio, ci dirigiamo verso Veroli, un comune noto per la sua tradizione e il suo patrimonio culturale. Qui sorge la Scala Santa all’interno della Chiesa di Santa Salome, una delle strutture più antiche e rispettate. Con soli 12 gradini in marmo, questa versione offre un’esperienza contemplativa unica, supportata dalla sua antica connessione con la chiesa e le storie che essa custodisce, tra cui quella di Santa Salome, madre degli apostoli Giacomo e Giovanni.

Particolarmente interessante è l’undicesimo gradino, che, secondo la tradizione, conserva una reliquia della croce di Gesù, il che attira ulteriormente visitatori e curiosi. Grazie agli sforzi di Papa Benedetto XIV, che nel XVIII secolo concesse indulgenza per coloro che salivano genuflessi la gradinata, questo luogo ha guadagnato importanza come meta di fede e devozione.

Ogni gradino qui produce un senso di sacralità e rispetto; salire in ginocchio diventa così un atto di amore e ricerca di pace interiore. L’architettura e le decorazioni della chiesa aggiungono un ulteriore strato di bellezza e spiritualità, rendendo questa Scala Santa realmente unica nel suo genere. Gli appassionati di storia, arte e spiritualità non possono assolutamente perdere l’opportunità di visitare questo straordinario esempio di fede incarnata nei luoghi.

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Fabriano e la sua antica arte della carta

La Scala Santa di Fabriano, situata all’interno della chiesa di Sant’Onofrio, presenta un altro interessante capitolo di questa storia: ha 14 gradini e, ispirandosi apertamente al modello romano, riesce a cogliere la bellezza e il significato dei suoi famosi “genitori”. Fabriano non è solo famosa per la sua scala, ma anche per la storica produzione di carta, una tradizione che affonda le radici nel XII secolo.

Ciò che rende Fabriano particolarmente affascinante è l’idea che il legame non si limiti solo alla spiritualità, ma si estenda anche a queste due curiosità storiche: la carta e la Scala Santa. Tre frammenti della scala lateranense sono stati portati qui, collegando ancora di più il comune marchigiano a Roma. Ogni scalino di Fabriano è insomma un passo attraverso la storia, non solo quella sacra, ma anche quella artigianale che ha reso la città un luogo di riferimento in Europa per la produzione di carta.

Da questo punto di vista, la Scala di Fabriano non si limita solo a riprodurre un simbolo di fede, ma diventa un punto di incontro tra arte, storia e tradizione. Qui, ogni visitatore può godere di una passeggiata tra le origini di un’arte e un simbolo spirituale, sentendosi parte di un viaggio che affonda le radici nello scorrere dei secoli. La visita a questo luogo rappresenta così non solo un’esperienza di fede, ma un’esplorazione delle tradizioni che hanno definito e modellato l’identità culturale italiana.

Published by
Antonella Boccasile