I Måneskin vincono l’Eurovision Song Contest 2021

Dopo il Festival di Sanremo, l’Eurovision Song Contest: i Måneskin fanno il pieno nel 2021 e riportano in Italia un trofeo che mancava dal 1990
23 maggio 2021
Il loro brano “Zitti e buoni” ha sbancato a Rotterdam, conquistando il successo grazie al televoto, mentre la giuria di qualità li aveva piazzati al quinto posto. È la terza volta che l’Italia vince l’Eurovision, la prima fu con Gigliola Cinquetti nel 1964 con “Non ho l’età”, quindi con Toto Cutugno nel 1990 con “Insieme” e adesso con la band romana che è diventata una realtà europea. Il quartetto ha pianto di gioia all’annuncio della vittoria – serata trasmessa in diretta su Rai 1 -, per poi riproporre il brano rock. E da regolamento, il prossimo anno toccherà all’Italia organizzare l’Eurovision Song Contest. “Rock’n’roll never dies”. Il rock and roll non morirà mai. Così Damiano, il carismatico frontman dei Måneskin, ha commentato a caldo la vittoria sul palco dell’Ahoy Arena di Rotterdam.

Il trionfo dei quattro ragazzi romani ex compagni di liceo, Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi e Ethan Torchio, è arrivato grazie al televoto. “Zitti e buoni” ha ribaltato il voto delle giurie qualità che li vedeva a lungo inseguire Svizzera, Francia, Malta posizionandosi soltanto al quinto posto. I Maneskin sono stati in assoluto i più votati e alla fine hanno respinto l’ultimo assalto dello svizzero Gjon’s Tears («Tout l’univers»), battendo con 524 voti, la Francia di Barbara Pravi, che con «Voilà» ha ottenuto 499 punti e la stessa Svizzera, arrivata a quota 432. Per il quartetto il trionfo completo considerando che prima della serata aveva già ricevuto il premio per il miglior testo e che il loro pezzo è tra i più scaricati su Spotify, oltre ad aver avuto milioni di visualizzazioni su YouTube.
Non dimentichiamo che grazie alla loro vittoria, l’Eurofestival Song Contest sarà ospitato in Italia nel 2022. Dopo una pandemia come abbiamo vissuto, stiamo forse intravvedendo un po’ di luce in fondo al tunnel e questi eventi pieni di vita, pieni di gente, allegria, entusiasmo, sono anche portatori di economia. Grazie dunque alla band romana, ma grazie alla musica universale, di tutti i generi, dal rock, alla lirica, dalla folkloristica alla classica, dal ritmo a quella da camera, dal jazz al pop, la musica unisce i popoli, unisce le emozioni e, ne sono quasi sicuro, la musica sarà uno dei fattori che salverà il mondo.
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