La chiesetta del “Mistero” lungo le basse del Naviglio. Nuove storie, nuove scoperte.


Ciao a tutti amici miei lettori. Ricordate l’articolo di qualche giorno fa sulla piccola chiesetta gotica lungo la basa tra Paluello e San Pietro di Stra?
Abbiamo scoperto che in realtà non è nata come chiesetta ma come tomba familiare della nobile famiglia “Conti” di Venezia che nell’800 governavano su quelle terre. Samuele Doni, originario di Paluello, che per pura passione, cerca di scoprire cose interessanti sulla Riviera (infatti lui fa parte dell’Associazione “Riviera al Fronte”), mi ha contattato e mi ha dato tutte queste interessanti notizie. Raccogliendo testimonianze, gli fu detto che poco lontano dalla cripta c’era una villa, probabilmente la villa dei “Padroni”, abbattuta a fine ottocento. Vi era sepolto un garibaldino che fu traslato negli anni settanta.
Molti anni fa trovò delle monete dell’ottocento a lato strada della gradinata d’ingresso, una era un centesimo (in foto) del Governo Provvisorio di Venezia. Sui secolari alberi (magnolie), prima di partire per il fronte, nel periodo della Grande Guerra, era consuetudine incidere il proprio nome e la data di partenza. Fino a non molti anni fa, si poteva ancora intravedere quello che rimaneva delle scritte, ora totalmente ricoperte dall’edera. Samuele trovò un tagliacarte in ottone con la testa del grifone sul manico (il grifone si trova anche sullo stemma araldico posto sul lato strada della cappella). Trovò anche moltissime munizioni per fucile mod.91 (in dotazione al R. Esercito) che, secondo lui, testimoniano la presenza di un luogo probabilmente frequentato da Patugiani che nascosero lì le loro munizioni.


Anche un anziano signore (non vuole rendere noto la sua identità), mi ha contattato e mi ha informato su un particolare un pò misterioso e macabro e che ogni plenilunio capiterebbe tra le magnolie, dietro la chiesetta (o tomba): dall’imbrunire all’alba, si precepirebbero delle presenze di bianco vestite che sembrano giocare a nascondino e delle risa di bambina. Si pensa a due gemelle, probabilmente sepolte nella cripta che, morte troppo giovani, avrebbero ancora la voglia di giocare.
Ringazio di cuore dunque Samuele Doni per le sue interessantissime notizie ed invito chiunque si trovi dalle parti delle basse, lungo il Naviglio, tra Paluello e San Pietro di Stra, di fermarsi a guardare questa piccola chiesetta (a me piace considerarla tale) e magari vi capiteranno nuove avventure da raccontare.