La scienza ha svelato quanti anni può vivere davvero l’uomo: il numero vi sconvolgerà

Quanti anni si vive

Quanti anni si può vivere al massimo? Uno studio ora lo rivela e noi oggi ve ne parliamo. L’avreste mai detto?

La durata massima della vita umana è una questione che ha affascinato scienziati, filosofi e il pubblico in generale per secoli. Recentemente, un team di ricercatori della società biotecnologica di Singapore Gero e del Roswell Park Comprehensive Cancer Center di Buffalo, New York, sembra aver fatto luce su questo enigma millenario.

Il punto cruciale dello studio risiede nella capacità del corpo umano di guarire e rigenerarsi. Secondo i ricercatori, è questa capacità a stabilire il limite ultimo della vita. Con l’avanzare dell’età, il corpo perde gradualmente la sua capacità di rigenerarsi, e questo segna il confine massimo della longevità. “La perdita di resilienza osservata anche negli individui più sani e che invecchiano con maggior successo potrebbe spiegare perché non vediamo un aumento evidente della durata massima della vita”, hanno dichiarato gli scienziati coinvolti nello studio.

Quanto può vivere al massimo l’essere umano?

Utilizzando l’intelligenza artificiale, hanno esaminato i dati clinici di centinaia di migliaia di volontari, formulando ipotesi sulla durata massima della vita umana. Il risultato? La ricerca, pubblicata su Nature Communications, suggerisce che l’essere umano potrebbe vivere fino a 120-150 anni, a condizione di mantenere una certa capacità di guarigione e rigenerazione.

Studio longevità
Quanto può vivere al massimo l’essere umano? – (memagazine.it)

La ricerca, tuttavia, non si limita a osservare semplicemente le tendenze biologiche. Considera infatti una serie di fattori che includono l’età raggiunta, le conseguenze delle malattie sul corpo umano, gli stili di vita e, soprattutto, la capacità di guarigione. Gli scienziati sostengono che, senza intercettare il processo di invecchiamento stesso, sarà difficile estendere significativamente la durata della vita umana.

Nonostante queste scoperte, l’idea di vivere fino a 200 anni non è pura fantascienza. Gli scienziati ipotizzano che lo sviluppo di farmaci capaci di rallentare il processo di invecchiamento potrebbe teoricamente permettere una simile estensione della vita. Tuttavia, come sottolineano i ricercatori, ci vorrà tempo per raggiungere risultati concreti in questa direzione. Il percorso verso la longevità umana è appena cominciato, e le sfide sono molteplici.

Guardando alla storia recente, Jeanne Calment detiene ancora il record di longevità, essendo vissuta fino a 122 anni, un traguardo raggiunto nel 1997. Più di recente, Maria Branyas Morera è stata la persona vivente più anziana, fino alla sua scomparsa a 117 anni lo scorso agosto. Questi casi eccezionali, sebbene rari, dimostrano che il potenziale per una vita lunga esiste, anche se si tratta di eccezioni piuttosto che della regola.

Un aspetto interessante che emerge dalla ricerca è l’idea che l’estensione della vita dovrebbe andare di pari passo con la qualità della vita stessa. Non basta vivere più a lungo; è essenziale vivere bene. Questo significa che la ricerca futura non dovrebbe concentrarsi solo sulla durata della vita, ma anche su come migliorare la salute e il benessere delle persone anziane.

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