Le città italiane dove il caffè espresso costa di più: scopri il caro-tazzina
Il caffè espresso rappresenta un autentico simbolo della cultura italiana, un rituale quotidiano che accompagna la vita di milioni di persone. Negli ultimi anni, tuttavia, il costo della tazzina ha subito un aumento significativo, trasformando il caffè al bar in un lusso per alcuni. Uno studio condotto dal Centro di formazione e ricerca sui consumi (C.r.c.) in collaborazione con Assoutenti ha analizzato i prezzi del caffè servito nei bar delle principali città italiane, rivelando un trend crescente del caro-tazzina.
Secondo i dati analizzati, Bolzano si conferma come la città italiana dove il caffè espresso è più costoso, con un prezzo medio di 1,43 euro. Questo dato è particolarmente significativo, considerando che Bolzano è una delle città con il costo della vita più elevato in Italia, influenzato da vari fattori, tra cui l’alta domanda turistica e i costi dell’energia. Al contrario, Catanzaro emerge come la città più economica, dove il costo del caffè non supera 1 euro, rappresentando un’eccezione tra le grandi province italiane.
L’analisi del C.r.c. ha evidenziato che, rispetto al 2021, il costo medio del caffè espresso è aumentato di quasi il 20%. Nel 2021, il prezzo medio di una tazzina era di circa 1,03 euro, mentre a gennaio 2025 ha raggiunto 1,22 euro. Questo aumento esponenziale è motivo di preoccupazione per molti consumatori, costretti ad affrontare un incremento costante dei prezzi.
Ma perché il caffè è diventato così costoso in Italia? Diversi fattori contribuiscono a questo fenomeno:
Le città che seguono Bolzano nella classifica dei prezzi più elevati sono Trento, Pescara e Trieste, tutte con un prezzo medio di 1,34 euro. Pescara ha registrato i rincari più significativi negli ultimi quattro anni, con un aumento del 34%. Anche Bari ha visto un incremento rilevante, con un aumento del 32%. Napoli, storicamente legata alla cultura del caffè, non è esente da questo fenomeno, con un incremento che supera il 32% e un prezzo medio che si avvicina a 1,20 euro.
D’altra parte, Catanzaro si distingue non solo per il suo prezzo contenuto, ma anche per il contesto socio-economico in cui si inserisce. Sebbene sia una città meno conosciuta rispetto ad altre metropoli italiane, il suo costo della vita relativamente basso la rende una meta interessante per gli appassionati di caffè a buon mercato. Altre città del sud come Palermo e Catania offrono caffè a prezzi competitivi, ma non raggiungono i livelli di Catanzaro.
Il fenomeno del caro-caffè non è un problema esclusivo di una singola area geografica, ma si estende su tutto il territorio nazionale. In molte città, i baristi si trovano costretti ad aumentare i prezzi per coprire i costi crescenti, portando a una spirale di rincari che sembra destinata a continuare.
Il caffè non è solo una bevanda, ma un simbolo di socialità, un momento di pausa e riflessione nella vita quotidiana degli italiani. Con l’aumento dei prezzi, molti consumatori potrebbero limitare le loro visite al bar, optando per preparare il caffè a casa. Questo cambiamento potrebbe influenzare non solo le abitudini di consumo, ma anche l’economia dei bar e dei caffè, che rappresentano una parte fondamentale della cultura italiana.
In questo contesto di crisi dei prezzi, alcuni baristi cercano di mantenere i costi sotto controllo offrendo promozioni o sconti sui caffè serviti in determinate fasce orarie o durante eventi speciali. Altri, invece, puntano sulla qualità del prodotto, giustificando un prezzo più elevato con l’uso di caffè di alta qualità e metodi di preparazione artigianali.
Il caro-caffè è quindi un tema che tocca diverse sfere della vita quotidiana degli italiani, dalla cultura all’economia, e merita di essere seguito con attenzione per preservare un rito sociale che ha radici profonde nella tradizione italiana.