Matera diventerà davvero la settima provincia della Puglia? Scopri perché potrebbe non essere così impossibile, con sorprendenti precedenti nel Nord!

Matera, la famosa città dei Sassi, sta attirando l’attenzione per una possibile trasformazione amministrativa che la potrebbe portare a diventare la settima provincia della Puglia.

Questa proposta, in crescita nei dibattiti pubblici, si basa sulla ricerca di nuove opportunità di sviluppo economico e turistico. Dopo il riconoscimento come Capitale Europea della Cultura nel 2019, la città è al centro di un interessante confronto su futuro e identità. Facciamo un’analisi approfondita della situazione attuale e delle implicazioni di questo cambiamento.

Matera è nota per il suo incredibile fascino storico e culturale, essendo stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. La sua recentissima fama, in particolare dopo essere stata Capitale Europea della Cultura nel 2019, ha attirato un flusso costante di visitatori, meravigliati dalle grotte e dalle abitazioni scavate nella roccia. Ora, però, l’attenzione della città si sposta su una questione di grande importanza: la possibilità di un passaggio amministrativo dalla Basilicata alla Puglia.

L’idea di un referendum nasce da due ex senatori, Tito di Maggio e Corrado Danzi, che sostengono che un trasferimento politico possa garantire a Matera migliori prospettive di crescita. La Puglia, infatti, sta attraversando un periodo di notevole sviluppo, con progressi nei settori turistico e delle infrastrutture. Ciò rappresenterebbe un’ottima occasione per Matera per integrarsi in un circuito economico più vivace e competitivo.

Il 10 ottobre scorso, il processo del referendum ha preso avvio ufficialmente con la presentazione di una richiesta al Comune. Adesso la palla è passata al Consiglio comunale, che ha entro 15 giorni per decidere sull’ammissibilità della proposta. Se tutto dovesse seguire l’iter previsto, i cittadini di Matera si troverebbero ad esprimere la loro preferenza: continuare a far parte della Basilicata o unirsi alla Puglia. La decisione potrebbe avere conseguenze profonde non solo per la città, ma anche per l’intera regione, rendendo necessaria una riflessione approfondita.

Perché Matera potrebbe diventare la settima provincia pugliese?

Il dibattito sull’annessione di Matera alla Puglia coinvolge il futuro stesso della città. Non si tratta di un’idea priva di fondamento. Infatti, Matera ha già legami economici e sociali peculiari con la Puglia, in particolare con le vicine Altamura e Gravina. Queste città, per la loro prossimità geografica, condividono tradizioni e cultura, rendendo meno improbabile un’integrazione amministrativa. L’annessione a una regione percorsa da una rapida evoluzione potrebbe risultare vantaggiosa per tutti i soggetti coinvolti.

Tuttavia, i promotori del referendum non dovrebbero sottovalutare le eventuali complicazioni che potrebbero sorgere da tale passaggio. Ci sono gravi questioni burocratiche che potrebbero frapporsi allo sviluppo di una proposta simile. Ma al di là delle procedure legali, c’è anche il timore che la partenza di Matera possa innescare un effetto domino, influenzando altre regioni e città. L’idea di un cambiamento così radicale solleva interrogativi su quanto possa essere sostenibile e vantaggioso, sia a livello locale che per il resto della Basilicata.

Gli illustri precedenti del Nord.. i benefici sì, ma le complicazioni?

Un cambiamento di tale portata non è senza precedenti in Italia, dove diversi comuni hanno cambiato regione in cerca di migliori opportunità. Un esempio emblematico è quello di Sappada, un comune montano che nel 2017 è transitato dal Veneto al Friuli Venezia Giulia. Questo passaggio è stato visto nel contesto di un’aspirazione a integrare risorse e vantaggi economici. I residenti di Sappada hanno dato un ampio consenso al referendum, con 861 voti favorevoli e solo 41 contrari.

Un altro caso interessante riguarda sette comuni della Valmarecchia che nel 2009 sono passati dalle Marche all’Emilia-Romagna. Anche qui, la spinta verso un nuovo inserimento economico e infrastrutturale ha fatto da motore principale per la richiesta. In entrambi i casi, sono stati registrati non pochi complessi dibattiti e lunghe discussioni prima di arrivare a una definitiva conclusione.

Matera (memagazine.it)

I vantaggi di far parte della Puglia per Matera potrebbero risultare evidenti, specialmente considerando il notevole sviluppo turistico e la crescente attrattività della regione, con mete come Bari, Alberobello e Lecce. Matera, già famosa in tutto il mondo, sarebbe in grado di amplificare ulteriormente il richiamo turistico, sviluppando sinergie con le altre città pugliesi. Ciò permetterebbe di preparare il terreno per nuovi investimenti, favorendo così una crescita collettiva dell’area.

Tuttavia, c’è una criticità significativa: passando alla Puglia, Matera perderebbe il suo status di capoluogo di provincia, un privilegio che attualmente possiede nella sua r regione d’origine. Questa perdita sarebbe un grave colpo per l’amministrazione locale e per la sua identità. I cittadini devono quindi ponderare attentamente questo cambiamento, considerando le possibili ripercussioni sul turismo lucano e sul futuro della Basilicata.

Published by
Roberto Arciola