Il Mugello ha festeggiato la prima fila di Maverick Vinales protagonista delle qualifiche MotoGP Mugello 2017. In sella alla sua Yamaha M1, ha guadagnato col coltello tra i denti la pole position. Un risultato arrivato dopo un weekend difficile, a causa di un setup poco preciso e dopo una caduta nella giornata di venerdì che ha compromesso in parte il lavoro della FP4, ma in Q2 è riuscito a dare il meglio di sè.
La gara: Vinales ha dovuto stare attento a un Valentino Rossi, acciaccato ma con la voglia di rifarsi dalla caduta di Le Mans. La gara italiana come preannunciata è stata combattiva e molto competitiva.
Subito nel dopo gara Maverick affermava:“Giovedì ho rovinato pesantemente la moto quando sono caduto, i miei meccanici hanno dovuto lavorare molte ore extra per aggiustarla. Voglio ringraziarli per quello che hanno fatto e per avermi dato una moto competitiva, oggi però non è stata la mia giornata, ma siamo ancora in sella”.
Nella prima fila del Gran Premio d’Italia 2017 c’era anche Andrea Dovizioso. “DesmoDovi” ha fatto una gara strepitosa afferma il pilota dell Yamaha, “abbiamo avuto lo stesso ritmo , ma il Mugello doveva essere suo”.
Le Pagelle di Ronny Mengo
Dovizioso voto 10
Della notte storta, dell’intossicazione, del pilota ottimo ma non stellare, si è detto e ridetto. Il 10 è figlio di tutto questo, ma soprattutto di una gara di intelligenza e cattiveria, autografata da uno che è più intelligente che cattivo. Come dirá lui stesso, non aveva strategie in testa, ha “solo” surfato su una Ducati quasi perfetta che, tolta la sbagghettata a 340 in fondo al dritto (che avrebbe fatto chiudere la carriera dalla fifa a milioni di altri piloti) l’ha portato in fondo in una meravigliosa complicità. Questa Desmo è figlia sua, l’ha fatta lui, come è merito suo la preparazione ossessiva che confluisce in ogni domenica e che è confluita nella domenica della vita.
Vinales 8,5
Fa più paura questo secondo posto di una sua vittoria. Perché vuol dire che al talento puro il 22enne sa aggiungere furbizia e strategia. “Non era la giornata” Maverick l’ha ripetuto come un mantra a fine gara, sottolineando il concetto con uno scintillio diabolico dal sapore di un arrivederci alla prossima a Barça. Sono 26 i punti di vantaggio nel mondiale, nonostante un largo, il dolore al braccio, i bioritmi non perfetti: come trasformare un Mugello così così in una tappa fondamentale per un cammino più complesso e ambizioso.
Petrucci 9
Non è mai mancata la schiettezza a Petrux, neanche quando confessa che “Mancava il fiato” ed è stato questo il problema principale nel finale, altro che l’usura della gomma posteriore. Altrimenti chissà, ma, ipotesi a parte, resta una gara pazzesca, in un deliro ducatista, in una lezione a nomi altisonanti che guidano la stessa Marca. L’umiltà al potere.
Rossi 8
Non ne aveva più e questo, per l’ennesima volta, ci dà l’idea dell’epicitá del personaggio. Davanti, pronti via, per far capire che senza quello stramaledetto allenamento di cross si sarebbe trattato di lottare per la decima vittoria al Mugello, poi lì senza mollare, nonostante i dolori, il respiro corto, la posizione di guida innaturale. Chi glielo fa fare? Lui stesso. E senza questa testa non sarebbe quello che è. Sotto di 30 nel mondiale ma artigliato comunque all’idea. Presente perché al Mugello non si può essere assente.
CLASSIFICA MOTOMONDIALE
1 VINALES M. punti 105
2 DOVIZIOSO A. punti 79
3 ROSSI V. punti 75
foto dalla conferenza stampa di sabato:
Cosa succederà oggi in pista Barcellona questo a partire da domani? Seguici su MeMagazine, sempre in pista con Alessio Marini.
Salutiamo il Mugello e ci trasferiamo il Spagna.
Per rimanere sempre aggiornati su concerti, eventi e manifestazioni sportive visita il mio sito.