Moglie e marito finiti all’ospedale per colpa di alcuni tipi di funghi: ecco cosa è realmente successo e cosa fare attenzione
Venerdì 18 ottobre, a Cassano Magnago, in provincia di Varese, un uomo di 92 anni ha deciso di raccogliere alcuni funghi lungo un viale vicino alla loro abitazione. Ignaro del pericolo che stava correndo, l’anziano ha pensato di portare a casa il raccolto, convinto che fossero commestibili. Tornato a casa, ha consegnato i funghi alla moglie, 88enne, affinché potesse prepararli per il pranzo. Tuttavia, poco dopo averli mangiati, entrambi hanno iniziato a sentirsi male.
La situazione è peggiorata rapidamente; mentre i sintomi compaiono, è stato un familiare a rendersi conto delle condizioni critiche in cui versavano i coniugi e ha subito contattato il numero di emergenza 112. Gli operatori del pronto intervento sono stati tempestivi, inviando aiuto e coinvolgendo anche i micologi dell’Ats Insubria. Questi esperti nel settore hanno potuto avvalorare subito l’ipotesi di un avvelenamento da funghi.
La gravità della situazione in ospedale
Una volta giunti in ospedale, le condizioni dei due anziani sono state valutate con la massima attenzione. Entrambi, infatti, hanno presentato sintomi di avvelenamento che hanno richiesto immediate cure. Attualmente sono ricoverati in terapia intensiva, dove medici e infermieri stanno facendo del loro meglio per stabilizzarli.
Le autorità sanitarie stanno ora indagando sull’incidente, mentre i medici si concentrano sulla cura della coppia. La gravità di questa vicenda sottolinea quanto sia importante prestare attenzione nella raccolta di funghi selvatici. Senza le dovute competenze, anche i più innocui giri in natura possono rivelarsi fatali.
Riconoscere i funghi velenosi: consigli utili
Con questo episodio tragico, è più che mai cruciale discutere le modalità per riconoscere i funghi velenosi. Spesso i funghi possono apparire simili a quelli commestibili, ed è per questo che è fondamentale avere qualche precauzione in più. Il primo passo è sempre quello di consultare una guida specifica che possa aiutare nella identificazione, o meglio ancora, rivolgersi a un micologo, un esperto nel campo che può dare indicazioni chiare.
Particolarmente pericolosi sono funghi come l’Amanita phalloides, che è noto per essere letale e può essere scambiato con specie innocue. Un’indicazione di allerta può essere la presenza di anelli o volve alla base del gambo, ma la verità è che la miglior regola è non rischiare e lasciare i funghi non conosciuti nel luogo in cui si trovano.
Se non si hanno le necessarie conoscenze, considerare l’acquisto di funghi già certificati è la scelta ideale. Nei mercati e supermercati si possono trovare funghi che sono stati controllati e approvati, il che elimina alla radice i rischi di avvelenamento. È fondamentale non solo per la salute personale, ma anche per garantire tranquillità a chi ci circonda.