Ottobre mese rosa per la prevenzione del tumore al seno. E non solo…

Il “mese rosa” riporta in primo piano la sensibilizzazione della popolazione femminile sui rischi del cancro alla mammella
Secondo i dati riportati nel report I numeri del cancro in Italia 2020 a cura tra gli altri dell’Associazione italiana registri tumori (AIRTUM) e l’Associazione italiana di oncologia medica (AIOM), il tumore della mammella resta la neoplasia più frequente in Italia.
Con 54.976 nuove diagnosi in un anno, questo tumore rappresenta infatti il 30,3% di tutti i tumori che colpiscono le donne e il 14,6% di tutti i tumori diagnosticati in Italia.
In generale è possibile ridurre il proprio rischio di ammalarsi aderendo ai programmi nazionali di screening e assumendo comportamenti salutari, come per esempio mantenere un peso nella norma, svolgere attività fisica, evitare il fumo e il consumo di alcolici e adottare un’alimentazione sana ed equilibrata.
La prevenzione è importantissima. I programmi di screening oncologico nazionale prevedono la possibilità di eseguire gratuitamente la mammografia ogni due anni per tutte le donne di età compresa tra 50 e 69 anni di età. In alcune Regioni è stata adottata l’estensione dello screening a donne tra 45 e 49.
La mammografia è una radiografia delle mammelle e permette di individuare lesioni molto piccole, quando ancora non danno sintomi e non si riesce a sentirle con la palpazione. Per questo la mammografia è l’esame più efficace per diagnosticare precocemente i tumori al seno. Resta comunque importante prestare attenzione a eventuali cambiamenti del seno anche tra una mammografia e l’altra, parlandone subito con il proprio medico di fiducia.

Ricordiamo che Ottobre è il mese della prevenzione per eccellenza come quella dentale, oculistica, uditiva, del cancro alla prostata per i maschi (altra neoplasia importante), e da qualche anno anche la prevenzione cardiologica che, se fatta con costanza e regolarità, abbassa notevolmente la media di questa malattia cardiovascolare che è causa di un’alta percentuale, forse la più alta, di decessi.
Prevenzione dunque, su tutti i fronti, perchè la salute è un diritto di tutti, non dimentichiamolo!