Quando si decide di andare in pensione e si presenta la domanda all’INPS, ci sono diverse opportunità per incrementare l’importo finale che si andrà a percepire.
Sebbene le regole generali richiedano il versamento dei contributi, esistono delle richieste specifiche che, se effettuate correttamente durante la fase di domanda, possono garantire un trattamento economico migliore.
Cinque richieste fondamentali da considerare
La prima richiesta riguarda il trattamento minimo pensionistico. Questo è un beneficio introdotto dalla Finanziaria del 2002, che permette un aumento della pensione per chi vive in condizioni economiche disagiate. Tale incremento, noto come “incremento al milione”, si basa sui redditi dell’individuo e del suo coniuge. È cruciale presentare questa richiesta al momento della domanda di pensione, poiché non è possibile aggiungerla successivamente. Questo beneficio è pensato per garantire un sostegno a coloro che, pur avendo versato contributi, si trovano in una situazione economica precaria.
La seconda richiesta riguarda il trattamento familiare. In presenza di un coniuge a carico, è possibile richiedere un aumento della pensione. Inoltre, esiste una maggiorazione per gli ex combattenti secondo la Legge n. 140 del 1985. Questo tipo di richiesta riconosce l’importanza del sostegno familiare e premia coloro che hanno servito il Paese, garantendo un trattamento pensionistico più adeguato alle loro esigenze.
Un’altra possibilità di incremento riguarda l’anzianità contributiva. Chi ha un’invalidità riconosciuta pari o superiore al 74%, i sordi, gli invalidi di guerra e coloro che hanno subito invalidità per cause di servizio, possono richiedere l’aumento dell’anzianità contributiva di due mesi per ogni anno di servizio. Per avvalersi di questo beneficio, è essenziale presentare la documentazione necessaria, come il verbale di accertamento della Commissione Sanitaria o dell’INAIL. Questo tipo di incremento riconosce il maggiore sforzo e le difficoltà affrontate da questi lavoratori durante la loro carriera.
La quarta richiesta è dedicata ai lavoratori esposti all’amianto per almeno 10 anni. Grazie alla Legge 271/1993, questi lavoratori possono beneficiare di un incremento dell’anzianità contributiva, allegando la documentazione rilasciata dall’INAIL. Anche le vittime del terrorismo e i loro familiari hanno diritto a vantaggi simili, con un incremento di 10 anni dell’anzianità contributiva. Questi benefici riconoscono le condizioni di lavoro particolarmente rischiose e le situazioni eccezionali affrontate da queste persone.
Infine, i lavoratori impiegati nei reparti di produzione di stabilimenti di fabbricazione di fibre ceramiche refrattarie possono richiedere un incremento dell’anzianità di servizio. Questo riconoscimento è fondamentale per chi ha lavorato in ambienti industriali con esposizioni potenzialmente dannose per la salute, premiando il loro contributo al settore produttivo.
Presentare correttamente queste richieste all’INPS è essenziale per massimizzare l’importo della pensione. Ogni richiesta è legata a condizioni specifiche e richiede una documentazione accurata. È quindi fondamentale che i richiedenti siano ben informati e preparati, per evitare di perdere opportunità che potrebbero migliorare significativamente la loro qualità della vita in pensione. Anche se il sistema pensionistico può sembrare complesso, con la giusta preparazione e attenzione ai dettagli, è possibile ottenere un trattamento pensionistico che rispecchi pienamente i contributi e le condizioni di vita del lavoratore.