Ritirati dal commercio numerosi shampoo, creme e cosmetici: contengono una sostanza nociva che può nuocere al sistema produttivo e al feto.
Nuovo sequestro da parte dell’autorità competenti di creme, shampoo e cosmetici che contengono una particolare sostanza vietata dalla Commissione Europea nel 2022. Nonostante il divieto è stata rilevata in diversi prodotti, per cui è stato richiesto l’immediato ritiro dal mercato. La sostanza non solo è tossica, ma è anche nociva per l’apparato riproduttivo e può avere effetti negativi sul feto.
Nel marzo 2022 la commissione europea si è espressa in merito e ha allertato tutte le aziende produttrici coinvolte a eliminare tale sostanza dai loro prodotti, ma a quanto pare l’imperativo non ha avuto gli effetti sperati. Ancora oggi sono in vendita diversi shampoo, creme e cosmetici che hanno la Lilial, questo il composto chimico vietato, fra i loro ingredienti. La Lilial si trova anche nei profumi, nei detergenti e nei detersivi per il bucato e nonostante il divieto europeo è ancora presente in diversi prodotti commercializzati.
BMHCA, questa la sigla che identifica la sostanza tossica ha diversi effetti negativi, tra quelli più gravi quello che può danneggiare il feto e alterare il sistema riproduttivo. Fabrizio Zago, chimico e consulente Ecolabel, ha recentemente dichiarato il suo dissenso verso l’uso, ancora troppo frequente del Lilial. L’esperto ha messo in allerta sui pericoli generati da questa sostanza a tutti gli effetti tossica, il cui uso non è più permesso e legittimato. Le parole di Zago hanno allarmato l’opinione pubblica.
“Il Butylphenyl methylpropional è presente dappertutto. Dai profumi, alle creme, ai detergenti, ma anche nei prodotti per il bucato largamente impiegata da anni nel settore cosmetico il cui profumo ricorda il mughetto.” Ha esordito Zago che poi ha aggiunto: ” Nonostante la classificazione come “sostanza cmr” (quel gruppo di sostanze cancerogeno-mutageo-reprotossiche) e il divieto di utilizzo da parte della Commissione Europea che risale ad anni fa.
Preoccupa il fatto che possiamo ancora trovarlo oggi in molti prodotti in vendita destinati non solo agli adulti, ma anche ai bambini, categoria ancora più a rischio per la maggior recettività”. Recentemente diversi lotti di prodotti, anche di marca, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza e tolti dal commercio.
Oggi i brand coinvolti stanno riadattando i loro prodotti, eliminando la sostanza tossica. Hanno attivato nuove formulazioni per adattarsi alle normative europee che vietano l’uso del BMHCA.