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Negli ultimi anni, il modo di fare educazione in Italia ha cambiato volto in modo sorprendente. Un’evoluzione che ha subito una spinta notevole durante la pandemia globale, la quale ha costretto le scuole ad adattarsi e ad esplorare nuove strade. Le istituzioni educative, un tempo legate a metodi tradizionali rigidi, si sono trasformate in centri di innovazione digitale. Tra i protagonisti di questa metamorfosi, troviamo C2 Group e Edu Group, fondate da Stefano Ghidini. Queste aziende hanno colto l’opportunità di crescita offerta dalla tecnologia, affermandosi nel panorama dell’educazione digitale in Italia.
C2 Group, che ha avviato la sua attività nel lontano 1996, ha saputo sfruttare le peculiarità dell’innovazione tecnologica per sviluppare soluzioni di avanguardia rivolte a scuole, pubbliche amministrazioni e organizzazioni in tutto il Paese. Grazie all’inserimento in un network di partnership con i big della tecnologia, l’azienda ha dato vita a un ecosistema unico, capace di non solo distribuire strumenti tecnologici ma anche di fornire consulenza, formazione e supporto a lungo termine. La crescita della società è stata sostenuta da un rafforzamento finanziario, con “un patrimonio oltre i 20 milioni di euro”, come affermato da Ghidini. Riinvestendo costantemente i profitti, l’azienda si prepara a continuare il suo percorso come leader nella digitalizzazione delle scuole, spingendo per un’educazione più moderna e inclusiva.
Secondo quanto riportato da Ghidini, “l’innovazione non è solo un insieme di tecnologie distribuite, ma ha creato un ‘canale’ che integra ambienti di apprendimento contemporanei.” Questo modello rende più accessibile la tecnologia anche per le scuole situate in zone periferiche, con l’obiettivo di favorire una democratizzazione dell’educazione a livello digitale. Tale cambiamento segna un passo significativo per garantire a tutti gli alunni, indipendentemente dalla loro posizione, opportunità di apprendimento moderne e rilevanti.
Il focus principale di C2 Group è orientato verso le oltre ottomila scuole pubbliche italiane, comprese le scuole paritarie e gli istituti tecnici superiori. Inoltre, le pubbliche amministrazioni – dai comuni alle province e regioni – e le università rientrano tra i principali destinatari dei loro servizi. “Le scuole pubbliche costituiscono il nostro core business,” ha ribadito Ghidini, chiarendo che anche le richieste sempre più sofisticate degli istituti superiori e delle università rappresentano un settore in espansione.
Questa strategia commerciale non si limita a una semplice vendita, ma mira a costruire relazioni solide e durature con gli istituti scolastici e i produttori di tecnologia. Nel tempo, C2 Group ha instaurato collaborazioni fruttuose con marchi come Google for Education, Microsoft Education, e tanti altri, creando un complesso ecosistema di soluzioni integrate per facilitare la trasformazione digitale dei sistemi educativi italiani.
Un aspetto interessante del modello operativo di C2 Group è la decisione strategica di separare le attività di C2 da quelle di Edu Group. Infatti, C2 gestisce direttamente le negoziazioni con le scuole, mentre Edu Group funge da intermediario attraverso una rete di oltre 100 rivenditori. Come ha spiegato il CEO, “l’implementazione delle nuove tecnologie nelle scuole non è mai un processo semplice. Ci vuole una profonda comprensione delle necessità specifiche di ogni istituto, un’accurata progettazione delle soluzioni e una formazione continua.” “Abbiamo sviluppato un piano strutturato che segue tutte queste fasi,” ha aggiunto Ghidini, promettendo un accompagnamento a 360 gradi dall’inizio alla fine di ogni progetto. Questo approccio ha reso C2 Group un partner fondamentale per le istituzioni educative che vedono in queste tecnologie la possibilità di modernizzare le loro strutture e migliorare l’esperienza di apprendimento.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha rappresentato un’ulteriore opportunità per il settore educativo italiano, destinando oltre 2 miliardi di euro per la modernizzazione delle risorse scolastiche. Questi fondi hanno fornito un supporto essenziale per permettere alle scuole non solo di adottare nuove tecnologie, ma anche di gestire e mantenere tali risorse nel lungo termine. “Il Pnrr ha funzionato come un potente acceleratore di crescita per noi,” ha sottolineato Ghidini, “offrendo occasioni per proposte scalabili e sostenibili.” Utilizzando questi fondi, le scuole sono chiamate a mettere in atto strategie di sviluppo a lungo termine. Con una struttura di oltre 70 persone sparsa su tutto il territorio, C2 Group riesce a mantenere un forte orientamento al cliente, aiutandolo a gestire in modo efficace il capitale tecnologico.
Guardando avanti, C2 Group ha piani ambiziosi per espandere la propria presenza, sia a livello nazionale che all’estero, sondando nuovi mercati e collaborazioni. “Vogliamo continuare a proporre soluzioni innovative e migliorare continuamente i servizi,” annuncia Ghidini. Il cuore della strategia è quello di creare sinergie tra scuole, venditori e produttori di tecnologia per portare sul mercato soluzioni funzionali che rispondano a reali necessità. Con questo spirito di collaborazione e innovazione, C2 Group e Edu Group si confermeranno attori principali nel panorama educativo italiano in continua evoluzione.