Scontri tra tifosi della Fiorentina e dell’Andria: cosa li ha spinti a una mega rissa sulla Statale diretta al Salento?

Domenica 20 ottobre, la tranquilla atmosfera di una giornata di sport è stata interrotta da episodi di violenza tra i tifosi della Fiorentina e quelli della Fidelis Andria.

Questo inaspettato scontro è avvenuto sulla tangenziale di Bari, nella zona di Torre a Mare. Un pomeriggio che doveva essere dedicato al calcio si è trasformato in un momento di grande tensione, catalizzando l’attenzione non solo degli sportivi ma di tutta la cittadinanza. Entrambi i gruppi si erano messi in viaggio: i fiorentini per assistere alla partita contro il Lecce, mentre i tifosi pugliesi si dirigevano a Nardò per sostenere la loro squadra. Eppure, ciò che si trovava in serbo per loro era ben diverso dal consueto.

Gli scontri e il caos lungo la statale 16

La tensione è iniziata a prendere forma lungo la statale 16, quando i tifosi hanno cominciato a confrontarsi. Da alcuni video girati in quel momento e pubblicati sui social, appare chiaro che il clima si è fatto infuocato. Veramente inquietante è la scena in cui i tifosi, con il volto coperto, hanno iniziato a utilizzare mazze, catene e fumogeni per dar sfogo alla loro aggressività. Gli scontri non hanno risparmiato nemmeno i mezzi che trasportavano i tifosi andriesi: alcuni pulmini sono stati vandalizzati, con i segni della violenza che ancora oggi rimangono evidenti sull’asfalto, sia per i vetri rotti che per i segni delle fiamme. Le immagini sono abbastanza forti: una domenica che, invece di essere celebrativa, si è rivelata un brutto episodio di violenza.

I disordini hanno provocato notevoli rallentamenti e disagi al traffico sulla tangenziale di Bari, creando panico tra gli automobilisti in transito. Non era solo un problema interno, ma un vero e proprio disguido che ha caratterizzato il pomeriggio, colpendo anche chi non era coinvolto in alcun modo nei fatti. La Polizia è prontamente intervenuta per illimitare i danni e riportare la calma nella zona, avviando accertamenti per comprendere appieno le dinamiche che hanno portato a tale eccessiva violenza. Sono in corso indagini approfondite per identificare i responsabili e stemperare tensioni ulteriori.

Cosa é accaduto tra le tifoserie (memagazine.it)

La reazione delle autorità e del pubblico

Dopo quanto accaduto, le forze dell’ordine hanno espresso preoccupazione per l’escalation di violenza che continua a manifestarsi tra le tifoserie nel nostro Paese. Sebbene il calcio dovrebbe essere un momento di aggregazione e festeggiamenti, eventi come questo mettono in discussione la convivialità di tali momenti, portando alla luce il lato oscuro di una passione che, in certe circostanze, sfocia in atti di violenza imperdonabili. Diverse autorità locali, così come i club impegnati, si sono espressi su quanto accaduto, sottolineando la necessità di intervenire con misure più severe per prevenire simili episodi in futuro. La sicurezza delle persone dovrebbe essere sempre la priorità, eppure eventi come questi sembrano dimostrare che la strada da percorrere è ancora lunga.

In molti, tra tifosi pacifici e cittadini, ripongono la speranza che queste situazioni non si ripetano, auspicando un calcio più sicuro e genuino. La passione per lo sport deve rimanere un momento di unione e non di divisione, e ci si augura che episodi come quello del 20 ottobre diventino solo un brutto ricordo e non la norma di un ambiente che invece dovrebbe brillare per la sua vivacità e positività. La comunità sportiva e le istituzioni stanno già ponendo sotto la lente d’ingrandimento quel che è successo, indicato come spunto per riflettere sull’importanza di un approccio che respinga l’odio e favorisca il rispetto reciproco.

Published by
Roberto Arciola