Se ami il paesaggio della Spagna non puoi perderti questa città che nasconde un grandissimo segreto: ecco di che si tratta
Durante la nostra esplorazione della Spagna del Nord, abbiamo vissuto un’avventura ricca di esperienze, emozioni e scoperte culturali. Affascinati dalla bellezza di città storiche e dagli incantevoli paesaggi, ci siamo immersi in storie locali e piatti tipici. Vi porterò attraverso questo viaggio, condividendo impressioni e dettagli che spero possano ispirare anche voi.
Segovia, situata a breve distanza da Madrid, è conosciuta principalmente per il suo straordinario acquedotto romano, un’opera architettonica che ha resistito per secoli e che incanta chiunque la veda. Arrivati in questa deliziosa città, ci siamo subito resi conto del suo fascino: stradine lastricate, ristoranti e bar che offrono tapas sostanziose, e un’atmosfera vivace che si protrae fino a tarda notte. L’acquedotto, con i suoi archi maestosi, è una vista imperdibile, da ammirare sia dal basso che da un punto di osservazione più elevato. Lo scenario è suggestivo e invita a scattare foto ricordo.
Durante il nostro soggiorno, ci siamo persi nei vicoli dell’antica Segovia, esplorando le meraviglie architettoniche che la città ha da offrire. Dalla Casa de los Picos alla chiesa romanica di San Martin, ogni angolo raccontava storie antiche. La piazza Mayor, pur non essendo la più grande, ci ha affascinato per i suoi alberi e il gazebo per eventi musicali. Non abbiamo potuto resistere all’attrazione del ristorante del posto, dove abbiamo gustato due tapas al prezzo di uno aperitivo.
Risaliamo verso l’Alcàzar, un castello che sembra uscito da una fiaba, dove proprio la storia si intreccia con la bellezza architettonica. La vista dalla sommità è imperdibile e ci ha lasciati senza parole. Alcuni momenti restano impressi nella memoria, come il panorama che abbraccia la città e la valle sottostante.
Non abbiamo potuto resistere all’idea di visitare Àvila, la celebre città murata, famosa per le sue imponenti mura medievali. Con oltre 2500 metri di muro e 88 torri, questa cittadina ci ha accolti con il suo fascino senza tempo. Raggiunta in autobus da Segovia, abbiamo deciso di addentrarci a piedi per l’entrata principale, passando davanti alla basilica romanica di San Vicente, che custodisce opere preziose.
Una volta dentro le mura, ci siamo ritrovati in un’atmosfera quasi fiabesca, tra vicoli stretti e edifici storici che raccontano di un passato ricco e affascinante. Durante la nostra visita, abbiamo avuto la fortuna di imbattersi nella Festa Medievale di Àvila, dove artigiani e artisti locali allestivano i loro banchi di lavoro e offrivano spettacoli affascinanti. Abbiamo assaporato piatti tipici, inclusi il delizioso maialino arrosto e abbondante sangria, in un ambiente festoso e vivace.
Camminare sulle mura ci ha regalato un panorama straordinario, con viste che si estendevano su tutta la città. La cattedrale del Salvador, a due passi, si erge con la sua facciata gotica che ci ha lasciati a bocca aperta. Ogni angolo di Àvila ha avuto il suo fascino, dalla storia di Santa Teresa ai sapori autentici della cucina spagnola.
Il nostro viaggio ci ha infine portato a Salamanca, che molti considerano la “Firenze spagnola“. Questa città universitaria, famosa per la sua architettura plateresca, ha un’energia vibrante in ogni angolo, con studenti e visitatori che la animano. Il nostro soggiorno in una piazzetta nei paraggi della Plaza Mayor ci ha consentito di immergerci nel cuore pulsante della vita salmantina.
La Plaza Mayor, considerata una delle più belle della Spagna, ha accolto eventi, concerti e una moltitudine di persone anche durante le festività. Qui, circondati da ristoranti e bar, ci è sembrato che il tempo si fosse fermato. Abbiamo ammirato la splendida facciata dell’Università Pontificia e ci siamo lasciati trasportare dalla magia della Casa de las Conchas, rinomata per le sue conchiglie incastonate nella facciata.
Ritrovandoci nel centro storico, abbiamo cercato la famosa rana di Salamanca, un simbolo che porta fortuna a studenti e visitatori. Dalla Cattedrale, monumento d’eccellenza, abbiamo vissuto il momento di maggiore splendore, quando la luce del tramonto illuminava l’edificio, regalando un’atmosfera incantevole. La città è stata un palcoscenico anche per eventi religiosi, nei quali abbiamo partecipato attivamente, assaporando la cultura spagnola in tutte le sue sfaccettature.
Dopo Salamanca, il nostro viaggio ci ha condotti verso A Coruña, una città che si affaccia sull’oceano Atlantico, con un profilo urbano che combina modernità e tradizione. Qui siamo rimasti colpiti dalla bellezza del lungomare, con alti edifici in vetro che dominano il paesaggio. Il simbolo di A Coruña è la Torre di Ercole, un faro romano che continua a funzionare e che ci ha attirato con la sua imponenza.
Abbiamo passeggiato lungo la spiaggia di Riazor, respirando il profumo di mare e ammirando il movimento delle onde. La passeggiata lungo il mare è stata davvero rivelatrice, arricchita da una serie di sculture e monumenti. Scovata nei giardini, la chiesa di Santa Maria, con i suoi dettagli romanici, ci ha invitato a scoprire ulteriormente la storia locale.
La città era viva, con negozi e mercati caratteristici. Al mercato di San Agustín abbiamo scoperto prodotti freschi e locali. Ogni piatto assaporato rappresentava un pezzo di A Coruña, che si stava affermando sempre di più nel panorama turistico spagnolo.
Santiago de Compostela, meta finale e simbolo del nostro viaggio. Questa città è famosa per il suo significato religioso e culturale, meta ambita dai pellegrini di tutto il mondo. Un rapido tragitto in bus ci ha portati in centro, dove ci ha accolto l’imponente Cattedrale, cuore spirituale della città. L’atmosfera che si respirava era davvero unica, i pellegrini si riunivano nella Plaza de Obradoiro, davanti alla scintillante facciata della Cattedrale.
Abbiamo attraversato il Mercato di Abastos, un luogo magico dove la gastronomia galiziana vive di piatti freschi e genuini. Da lì, ci siamo diretti verso la cattedrale, dove abbiamo ammirato l’arte che adornava gli interni. Il Botafumeiro, il grande incensiere, aggiungeva un tocco speciale alla spiritualità del luogo.
Ci siamo inoltrati anche nei vicoli stretti che circondano la cattedrale fino alla stazione, godendo di un momento di tranquillità e di riflessione su un viaggio che si è rivelato indimenticabile.
La nostra avventura è culminata a Finisterre, che in antichità era considerato il “fine del mondo”. In circa due ore di bus, abbiamo attraversato paesaggi mozzafiato per arrivare a questo suggestivo paesino. Qui, il faro si ergeva con il suo fascino e la tradizione racconta che molti pellegrini si sono spinti qui dopo il Cammino di Santiago, alla ricerca di un senso di conclusione.
Il piccolo porticciolo, le insenature bianche e le tradizioni locali ci hanno fatto sentire a casa. Anche se non siamo riusciti ad arrivare fino al faro a causa dell’orario, abbiamo vissuto l’atmosfera del luogo e la gentilezza della gente.
La nostra avventura nei meandri della Spagna del Nord ha messo in risalto non solo i luoghi visitati, ma anche le ricchezze culturali, storiche e gastronomiche che caratterizzano queste meravigliose città. Un itinerario che porteremo per sempre nel cuore, e che siamo sicuri potrà ispirarvi a esplorare questa parte incantevole della Spagna.