Senza Olio di Palma – Il Risvolto del Risvoltino

Avete mai pensato quali dei nostri comportamenti, scelte e atteggiamenti sono realmente dettati da libero arbitrio e quanti sono invece influenzati dalle mode del momento? Considerando l’enorme quantità di stimoli che riceviamo quotidianamente da televisione e social media, dare una risposta certa potrebbe essere più complicato del previsto. Certo, la domanda è provocatoria: chi sarebbe disposto ad ammettere di essere così pesantemente influenzato da scelte di altri? Può valere per il vestire, per la pettinatura (chi scrive, almeno in questo, può dire di esserne immune…), per le abitudini culinarie.
Ecco, prendiamo il cibo: negli ultimi tempi il Grande Satana in ambito alimentare è senz’altro l’olio di palma: sembra sia stato recentemente aggiunto nella lista delle armi di distruzione di massa. Già vedo nel prossimo conflitto globale frotte di aerei volare a bassa quota per spargerlo su ignari e inermi cittadini. Risultato: tra un po’ troveremo la dicitura “senza olio di palma” in oggetti insospettabili, come vestiti, giocattoli e creme corpo. Le aziende che non lo elimineranno dalla lista degli ingredienti saranno processate per disastro contro l’umanità. Questo finché non vincerà in futuro la tesi contraria, frutto di una ricerca della prestigiosa Università di XXX, che confuterà tutte le tesi precedenti, attestando che il suddetto olio è ingrediente irrinunciabile nel processo di idrogenazione. E alle povere palme chi ci pensa?
Per questo motivo “Senza olio di palma” mi sembrava un nome carino per parlare, in chiave scherzosa e sdrammatizzante, di alcune mode curiose dei nostri tempi. Senza urtare la sensibilità di nessuno e rispettando le scelte di tutti. Se poi qualcuno se la dovesse prendere, si guardi la coda: la troverà senz’altro di paglia…
In questa prima puntata parleremo della simpatica moda del risvoltino. A scanso di equivoci, stiamo parlando di questo:
Partendo dal presupposto che i gusti sono gusti, e de gustibus non disputandum est, quando vedo certe scene per strada a me viene in mente Cole, il bambino de Il sesto senso che vedeva la gente morta e sento un profondo, e fastidioso, brivido lungo la schiena. Sarà per l’adesione quasi totale a questa moda da parte dei teenager di tutto il globo, che l’ha fatta diventare una piaga sociale e una stortura estetica senza precedenti; sarà la vicinanza a Venezia, dove un certo tipo di pantaloni possono solo essere apostrofati come “braghe da acqua alta“. Oppure sarà il fatto che il suddetto risvoltino bisogna anche saperlo portare: evitalo se hai la caviglia grossa!
Si può capire d’estate, dove la maggior parte del corpo è esposta al sole, ma cosa diamine ci fanno quei pochi centimetri di pelle di caviglia esposti alle intemperie in inverno, quando tutto il resto del corpo è sotto strati e strati di tessuti? Mi rivolgo a te, ventenne modaiolo ad oltranza, in barba a qualsiasi logica e senso estetico: non hai un po’ di rispetto per gli altri? Guarda che quando ti aggiri per il centro delle nostre città fiero del tuo risvoltino non passi certo inosservato (e lo so che è questo che vuoi…). Ebbene, sappi che fai venire i brividi di freddo a tutti coloro che invece questa moda non riescono proprio a capirla. Sei quindi responsabile, oltre che di crimine contro il comune senso estetico, di raffreddori e bronchiti altrui. Bravo, fossi in te chiederei una percentuale alle case farmaceutiche per il picco di vendite di farmaci antinfluenzali.
Ma non siamo ancora all’apice. Mi rivolgo ora a te, signora alla moda e benestante, dall’età indefinibile ma rigorosamente over 40: passi il tuo risvoltino, ma con che coraggio fai indossare il cappotto al tuo cane? Con che logica proteggi dal freddo il tuo animale mentre tu ti permetti di avere la caviglia scoperta in Gennaio? E poi non pensi che anche il cane ha in fondo una sua dignità e, se potesse parlare, ti apostroferebbe con epiteti più o meno triviali nonostante tutto l’affetto che prova per te?
Ma stiamo parlando di mode, quindi va bene tutto, anche giudicare “da sfigati” oggi quello che sarà alla moda domani (e viceversa). Tanto abbiamo la memoria corta e poi è giusto così, la vita è piena di risvolti inattesi, risvoltini e cani col cappotto. L’importante è prenderla e prendersela mai troppo sul serio.