Stop a Bologna-Milan: il motivo che ha scatenato l’ira di Scaroni è davvero incomprensibile

partita rinviata

Bologna- Milan rinviato, il motivo dello sto e dell’ira dell’allenatore è davvero incomprensibile: ecco la verità

La partita tra Bologna e Milan, originariamente fissata per domani, ha subito un rinvio a data da destinarsi, una decisione presa dalla Lega Serie A che segue l’ordine di sospensione del sindaco di Bologna. Questa controversa situazione è nata a causa delle recenti alluvioni che hanno colpito l’Emilia Romagna, creando non pochi disagi nell’area, e ha sollevato interrogativi e reazioni contrastanti tra i vari attori coinvolti.

La Lega Serie A ha comunicato ufficialmente che la partita di domani, tra Bologna e Milan, non avrà luogo come previsto. La causa principale è riconducibile alle avverse condizioni meteo e, in particolar modo, all’alluvione che ha flagellato la regione in questi giorni. Il sindaco e il prefetto di Bologna, per garantire la sicurezza dei cittadini, hanno emesso un’ordinanza che impediva lo svolgimento della gara. Nonostante siano state esplorate diverse alternative, come l’ipotesi di trasferire il match in campi neutri , la Lega non ha trovato una soluzione valida. Inoltre, la proposta di giocare a porte chiuse è stata immediatamente scartata.

Questa decisione ha suscitato un ampio dibattito, evidenziando la necessità di misure di sicurezza fondamentali in momenti di crisi come quello attuale. Nonostante la passione per il calcio, la salute e la sicurezza della comunità devono prevalere. La Lega ha ora il difficile compito di trovare uno slot nel fitto calendario di entrambe le formazioni, sempre più immersi nei tornei europei e in competizioni nazionali.

Reazioni contrastanti: il supporto del bologna e le critiche del milan

Le reazioni alla decisione di rinvio sono state piuttosto divergenti. Da un lato, Paolo Scaroni, presidente del Milan, ha mostrato il suo sconcerto: “La decisione è incomprensibile. Il sindaco ha proibito la partita a porte chiuse, e non riesco a capire il perché,” ha dichiarato. È evidente che l’associazione rossonera nutriva la speranza di potere comunque disputare l’incontro, seppur in condizioni di sicurezza. D’altra parte, i dirigenti del Bologna sono stati più sollevati dalla scelta.

Claudio Fenucci, amministratore delegato del Bologna, ha sottolineato la gravità della situazione attuale nell’area dello stadio, con crolli e danneggiamenti che mettono in discussione la praticabilità della partita. “Rinviare è stata la decisione più saggia,” ha affermato. Inoltre, il club bolognese ha espresso la propria intenzione di destinare parte degli incassi della gara alle famiglie colpite dall’alluvione – un gesto certamente apprezzabile in un contesto tanto difficile. La solidarietà della comunità calcistica verso le situazioni critiche è un tema spesso discusso, e questo è sicuramente un buon esempio di come lo sport possa anche fungere da leva per il bene sociale.

calcio e stop partita
calcio e stop partita improvvisamente- credit pixabay- memagazine.it

Trovare una nuova data: una missione impossibile?

Ora, la Lega Calcio si trova di fronte a una vera e propria sfida nel riorganizzare il calendario. Gli impegni di entrambe le squadre in Champions League complicano ulteriormente la situazione. Infatti il Milan ha anche la Supercoppa Italiana in programma per gennaio, rendendo ancor più difficile trovare una finestra disponibile. Una delle prime possibili date per riprogrammare l’incontro potrebbe essere quella di un infrasettimanale tra il 15 e il 20 dicembre. Tuttavia, questo comporterebbe la necessità di rivedere anche altre partite già fissate, come quella contro il Verona prevista per il 20 dicembre e il confronto tra Torino e Bologna il giorno dopo.

In alternativa, si potrebbe considerare di posticipare la gara addirittura fino ad aprile 2025, il che calerebbe l’ombra di un’intera stagione giocata con un’asterisco sulla classifica. Un tale scenario porterebbe anche a domande su come potrebbe evolversi la stagione se ulteriori rinvii si presentassero lungo il tragitto. La situazione pare sempre più complessa e sono tante le incognite che si profilano all’orizzonte.

Nelle prossime settimane, la Lega avrà quindi un compito arduo: destreggiarsi tra impegni serrati e le compromissioni da un lato, e l’inevitabile necessità di garantire la sicurezza e il benessere del pubblico dall’altro. La speranza è che si riesca a trovare un equilibrio per recuperare questa tanto attesa partita.

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