Pianificare un viaggio natalizio: costi nascosti e tasse d’imbarco. Ecco qualche consiglio per non subire il salasso delle compagnie
Se stai pianificando un viaggio per il periodo natalizio, è fondamentale prestare attenzione non solo ai costi di base, ma anche a quelli nascosti, come la crescente tassa d’imbarco. Le vacanze di Natale rappresentano un picco di domanda per voli e trasporti, portando inevitabilmente a un aumento dei prezzi. Anche chi prenota con largo anticipo può incontrare difficoltà nel trovare posti adeguati in termini di date e vicinanza alle proprie esigenze.
Oltre ai costi evidenti come i biglietti aerei e l’alloggio, ci sono spese spesso trascurate. L’aggiornamento dei documenti di viaggio, come passaporti e documenti d’identità , e la necessità di vaccinazioni per chi viaggia all’estero possono rappresentare un ulteriore esborso. Le compagnie aeree applicano spesso extra per l’assicurazione medico-bagaglio o per bagagli aggiuntivi che superano il peso consentito. Tutto ciò contribuisce a rendere le vacanze natalizie un periodo particolarmente costoso per chi intende spostarsi.
L’aumento delle tasse d’imbarco
Un’altra sorpresa amara attende i viaggiatori aerei: l’aumento delle tasse d’imbarco in alcune destinazioni molto gettonate. Si prevede un rincaro dei biglietti aerei dovuto in parte a queste tasse aumentate. Questo fenomeno è particolarmente evidente nel caso del Regno Unito, dove la nuova Air Passenger Duty entrerà in vigore a partire da aprile 2025. Chi prenota già ora per periodi successivi potrebbe risentire di questo sovrapprezzo.
La Air Passenger Duty è una tassa che colpisce tutti i passeggeri dai 16 anni in su che partono da un aeroporto britannico. Il costo varia in base alla classe di viaggio e alla lunghezza del volo. Per un volo in Economy, il costo sarà di 13 sterline per i viaggi a corto raggio e tra 88 e 92 sterline per quelli a lungo raggio. I passeggeri in classe Premium pagheranno cifre che variano dalle 26 alle 202 sterline. I viaggiatori su jet privati vedranno un incremento del 50% sulla tassa d’imbarco, fino a un massimo di 600 sterline.
Queste nuove tariffe rappresentano un significativo aumento rispetto agli anni precedenti e sono destinate a crescere ulteriormente nel 2026. La reazione delle compagnie aeree non si è fatta attendere: Ryanair, ad esempio, ha già annunciato una riduzione dei voli verso il Regno Unito per evitare di offrire biglietti a prezzi esorbitanti, anche per la classe Economy.
Tutto questo rende ancora più cruciale la scelta della destinazione per le vacanze natalizie. È importante considerare non solo il costo del biglietto, ma anche tutte le tasse e i costi aggiuntivi che potrebbero incidere pesantemente sul budget del viaggio. I viaggiatori devono essere consapevoli di questi fattori quando pianificano le loro vacanze, per evitare sorprese sgradite e spese impreviste.